Luis Cruz – Commento al Vangelo del 25 Settembre 2021

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Dovunque vada Gesรน รจ ammirato. La folla si accalca per ascoltarlo, per ricevere una parola di incoraggiamento, uno sguardo di tenerezza; gli portano i malati perchรฉ li guarisca, gli indemoniati perchรฉ li liberi. La sua fama attraversa le frontiere della Galilea e della Giudea.
Nel contemplare il Signore, i discepoli si riempiranno di orgoglio e si emozioneranno. Inoltre, essi stessi hanno partecipato alla sua missione: hanno proclamato il regno di Dio, guarendo malati dappertutto.

Ecco perchรฉ appariranno sconvolgenti le parole che rivolge loro: โ€œIl Figlio dellโ€™Uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uominiโ€.
รˆ vero che nei giorni precedenti ha cominciato ad annunciare apertamente quello che succederร  a Gerusalemme; come sarร  rifiutato dagli anziani, , dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno (Lc 9, 22). Perรฒ si rifiutano di accettarlo: non capiscono, lo ritengono oscuro, non sono capaci di coglierne il significato. Fino al punto da avere timore a fargli domande.
Luca mette in evidenza che tra Gesรน e i discepoli esisteva un certo disaccordo riguardo a ciรฒ che egli dice, sicchรฉ gli insegnamenti di Gesรน non si comprendono sino in fondo.

Essi hanno in mente la restaurazione del Regno dโ€™Israele, la possibilitร  di sedersi alla destra e alla sinistra del Signore quando sarร  nella sua gloria; hanno voglia di discutere intorno a chi di loro sarร  il piรน grande.
Egli, invece, comincia a identificarsi con il servo di Dio sofferente, che subisce e muore. Servire รจ il modo autentico di regnare.
La logica di Dio รจ sempre diversa dalla nostra, come ha rivelato Dio stesso attraverso Isaia: โ€œI miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vieโ€ (Is 55, . Per questo seguire il Signore richiede una profonda conversione, un cambiamento nel modo di pensare e di vivere. Richiede che apriamo il nostro cuore allโ€™ascolto, lasciandoci illuminare e trasformare interiormente.

Come dice il Papa Benedetto XVI: โ€œUn punto-chiave in cui Dio e lโ€™uomo si differenziano รจ lโ€™orgoglio: in Dio non cโ€™รจ orgoglio, perchรฉ Egli รจ tutta la pienezza ed รจ tutto proteso ad amare e donare vita; in noi uomini, invece, lโ€™orgoglio รจ intimamente radicato e richiede costante vigilanza e purificazione. Noi, che siamo piccoli, aspiriamo ad apparire grandi, ad essere i primi; mentre Dio, che รจ realmente grande, non teme di abbassarsi e di farsi ultimoโ€ (Angelus, 23 settembre 2012).

Luis Cruz

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