Luis Cruz – Commento al Vangelo del 12 Marzo 2021

“E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo”. Così, si conclude il vangelo di oggi, dopo l’incontro di Gesù con lo scriba che gli ha chiesto qual è il primo comandamento, quello da cui non si può prescindere, che dà significato alla propria vita. Gesù non risponde con una idea, con un ragionamento e una semplice spiegazione.

Per Lui, il comandamento è vita, si concretizza nella maniera di vivere. Per capirlo è importante fare un salto, passare in un’altra dimensione: dal ragionamento all’incontro. Amare Dio e amare gli altri presuppone incontrare Dio e incontrare gli altri, fargli spazio, in modo che Dio e gli altri diventino la base della nostra vita.

E per questo rimangono delusi, perché probabilmente non se la sentono di fare quel passo. Una cosa è incontrare un uomo che parla dell’amore di Dio e un’altra è incontrare un uomo che è l’Amore di Dio incarnato che ci vuole innalzare a quel livello, alla logica dell’Amore, della dedizione senza condizioni L’Amore esige tutto: il cuore intero, tutta l’anima, tutta la mente, tutte le forze. Gesù si presenta così, come l’Amore di Dio incarnato che si spezza e si dona completamente, che ama senza riserve.

Egli è la carne di questo comandamento. Nell’Eucarestia lo mangiamo, per avere, in Lui, questa pienezza nel nostro cuore, per poter amare allo stesso modo, senza limiti né mediocrità.


Fonte: La pagina Facebook di “Opus Dei Italia” | Sito Web con tutti i commenti al Vangelo 

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