Giuseppe, giusto perchรฉ umano
Lโannuncio della venuta del Signore, che domina tutto lโAvvento, nella quarta domenica diventa annuncio della sua venuta nella carne, diviene la nascita di un uomo. Certo, in questa domenica non si contempla ancora lโevento della nascita, ma si dice ciรฒ che lo prepara โ lโannuncio dellโangelo a Giuseppe: โMaria darร alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesรนโ โ e ciรฒ che lo precede โ la storia dโamore di un uomo e di una donna. La venuta del Signore diventa un fatto della piรน ordinaria quotidianitร e della piรน straordinaria umanitร : la nascita di un bambino. Qui emerge la figura di Giuseppe e la sua umanitร , la contrastata fiducia che arriva a fare a Maria e la sua faticosa obbedienza agli eventi intervenuti nella sua vicenda personale. Giuseppe compie un atto di fiducia che contrasta con il buon senso, ma non con lโamore, contrasta con la ragionevolezza, ma non con il desiderio. E arriva a obbedire a eventi che suggerivano disperazione o violenza, rifiuto o accusa. E la fiducia in Maria si accompagna alla fede nellโazione di Dio.
La nascita di Gesรน segue la lunga serie di generazioni che apre il primo vangelo (Mt 1,1-16) ma appare anche in discontinuitร con essa. Dice letteralmente il v. 18: โOra, la genesi di Gesรน Cristo era cosรฌโ. Una sfumatura avversativa sottolinea che la modalitร dellโorigine di Gesรน รจ diversa da quella dei suoi antenati. Se la nascita di Gesรน รจ inserita nello scorrere delle generazioni che in certo modo continuano a vivere nel nuovo nato (ecco il senso durativo di quellโera), tuttavia ora cโรจ un novum che si innesta in questa serie genealogica. Lโevangelista non scrive: โGiuseppe generรฒ Gesรนโ, ma โGiuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale รจ stato generato Gesรน chiamato il Cristoโ (Mt 1,16). Non cโรจ un legame immediato fra Giuseppe e Gesรน, ma fra Giuseppe e Maria. Ed รจ la qualitร umana di questo rapporto che viene messo in luce come ciรฒ che accompagna la nascita messianica.
โMaria, promessa sposa a Giuseppe, prima che essi venissero ad abitare insieme, si trovรฒ incinta per opera dello Spirito santoโ (Mt 1,18). Siamo subito al cuore del dramma e dello scandalo della vicenda: nel progetto matrimoniale tra i due giovani si insinua lโinatteso, lโindesiderato, lo sgradevole. Maria โfu trovata incintaโ. Lโordinarietร della comunissima storia di due giovani fidanzati รจ turbata da un evento che tutto sconvolge, ma anchโesso altrettanto ordinario. Perchรฉ quella gravidanza non puรฒ essere letta altrimenti, in prima battuta, che come frutto di un tradimento. Matteo dirร che Maria generรฒ un bambino โsenza che Giuseppe la conoscesseโ (Mt 1,25), cioรจ senza che avesse avuto rapporti sessuali con lei. Anche quellโinatteso fa parte dellโordinarietร della vita e rientra in quellโirregolare umano che forse รจ lโunica regola, la vera costante delle vicende umane. La storia di Giuseppe e Maria si sottrae al quadro regolarmente costruito su usi tradizionali e costumi culturali e religiosi. Dal punto di vista di questi ultimi Maria รจ adultera e le leggi che sanzionavano lโadulterio erano volte a proteggere il diritto di proprietร dellโuomo sulla donna. Lโadulterio era commesso da un uomo e da una donna, ma era sentito come un peccato particolarmente femminile, legato al fatto che la donna, se sposata, era moglie-di โฆ, appartenente al marito; se era vergine, non fidanzata, era figlia-di โฆ, appartenente al padre: cosรฌ lโadulterio era un peccato sociale che rompeva lโordine patriarcale. Il comportamento di Giuseppe contravviene alla tradizionale regolamentazione del diritto patriarcale. Appunto, come si comporta Giuseppe? Agisce con umanitร . Il testo dice che Giuseppe รจ giusto. Ma qui giustizia significa umanitร : โIl giusto devโessere umanoโ (Sap 12,19).
Giuseppe sottrae il legame con Maria alla logica del dominio e del possesso. La giustizia di Giuseppe รจ coscienza della comune creaturalitร . Cioรจ che lโaltro non รจ anzitutto un peccatore, un errore fatto persona, un traditore, ma un essere che ha ricevuto la vita come dono e come onere, come dono e come compito. Giuseppe non svergogna, non denigra Maria nรฉ con parole nรฉ con gesti, non agisce neppure in modo formalmente legittimo ma che produrrebbe sofferenza. La giustizia di Giuseppe รจ empatia, รจ capacitร di sentire lโunicitร dellโaltra persona, รจ capacitร di sentire in sรฉ la sofferenza che procurerebbe a Maria una certa sua decisione. La giustizia di Giuseppe si manifesta nel โnon voler accusarla pubblicamenteโ, nel non ergersi a suo padrone decidendo che dovrร soffrire.
Il non volere di Giuseppe indica una sua lotta interiore, una possibilitร reale che gli si presenta, ma che lui sente ingiusta, cioรจ inumana, e perciรฒ vi si oppone. Anche se unโeventuale denuncia sembrerebbe rivolta verso una persona che ha tradito la sua fiducia e il suo amore. Giuseppe non pensa che la colpa dellโaltra persona dia a lui dei diritti su di essa. Nรฉ Giuseppe si preoccupa della sua immagine, di uomo ferito nellโonore, leso nel suo diritto nei confronti della sua promessa sposa. Giustizia, come lavoro interiore, รจ anche capacitร di liberarsi da se stessi, dal senso di una ferita ricevuta, di un tradimento subito, che spesso รจ solo sentimento di lesa maestร di un ego ipertrofico. Questo non volere diviene quindi decisione, scelta di rinviare Maria in segreto per non compromettere il suo futuro, per non rendersi padrone del futuro di una vita che, se anche era legata a lui, non gli appartiene. Ecco ciรฒ a cui giunge Giuseppe con umanitร e con amore. Ma qui il testo ci fa compiere un significativo salto verso le profonditร di Giuseppe.
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Mentre Giuseppe elaborava in sรฉ questo pensiero, ecco il sogno notturno in cui si fa strada una soluzione nuova. Nel lavorio interiore di Giuseppe vengono coinvolte sia la sfera conscia (riflessiva, volitiva, decisionale), sia la dimensione inconscia, espressa dal sogno. Ma la dimensione onirica rinvia alla sfera del desiderio. E Giuseppe, in questo travaglio, viene generato come padre. Nel sogno ecco la rivelazione: prendere con sรฉ Maria come sua sposa accogliendo anche la vita che lei genererร e che non viene da lui, ma a cui lui darร un nome inserendolo in una famiglia e in una storia. Assumendo la paternitร legale di Gesรน, Giuseppe svolge nei suoi confronti il compito del riconoscimento: gli dร un nome e una storia, lo inserisce in un contesto umano in cui si potrร radicare per sviluppare la sua unicitร . Gli dร un passato grazie a cui potrร avanzare verso il futuro. Giuseppe, che non ha fisicamente generato Gesรน, tuttavia ha svolto la missione del padre e ci mostra che la paternitร non solo non si esaurisce nel generare, ma nemmeno la si puรฒ identificare con un ruolo che obbedisce a regole e simbolismi prefissati: essa รจ un evento pneumatico. ร un evento che accade tra la libertร del genitore e la potentissima fragilitร del neonato (fragilitร che dice: โo tu mi accudisci o io muoioโ). E dallโincontro tra la libertร del genitore e la fragilitร del figlio nasce la responsabilitร del padre, nasce la paternitร come responsabilitร .
Il sogno รจ un segno: in Matteo tutti i sogni di Giuseppe si risolvono in parole che indicano una via e una scelta sempre rischiose: fuggire in Egitto, ritornare in terra dโIsraele, prendere con sรฉ Maria. La vicenda di Giuseppe e Maria รจ storia di morte e resurrezione di una relazione. La fede obbediente sa andare oltre la giustizia umana e porta Giuseppe a compromettersi assumendo una storia che sfugge alla sua comprensione e che tuttavia egli vive sensatamente e con amore. Il sogno, rivelazione divina ed emersione del desiderio umano, dice lโincontro fra desiderio di Dio e desiderio di Giuseppe che trova una soluzione inattesa, profetica: prendere con sรฉ Maria e dare il nome a Gesรน. Lโangelo che visita Giuseppe รจ segno del desiderio divino che porta Giuseppe a superare la paura: โNon temere!โ dice lโinviato celeste (v. 20). Giuseppe, nella fede, deve affrontare la paura delle convenzioni, delle usanze del clan familiare, del giudizio altrui e, piรน in profonditร , la paura del desiderio stesso che lo abita. Il sogno si manifesta essere potenza di realtร , capacitร di aprire il futuro, di far sorgere possibilitร inedite. Grazie ad esso Giuseppe varca i limiti del ragionevole e fa entrare nel diurno il regno del notturno, dellโinaudito. La giustizia di Giuseppe diviene profezia, coraggio di osare ciรฒ che convenzioni culturali, dettami etici o pratiche religiose interdivano.
Il futuro di Giuseppe e di Maria viene partorito in quel movimento desiderante che รจ il sogno. Giuseppe manifesta la sua giustizia obbedendo a Dio che, attraverso la Scrittura e il sogno, illumina quella situazione di Maria che di per sรฉ appariva solo come storia di peccato. Giuseppe assume quella storia enigmatica, vedendo la santitร e lโazione dello Spirito lร dove si poteva vedere solo il peccato. Giuseppe รจ lโuomo di fede che non fugge la realtร , ma la assume e la significa nella fede, riconosce in tutto un evento di Dio, il compimento della storia di salvezza, riconosce che gli eventi che ha davanti possono essere letti alla luce delle parole di Isaia: โil Signore stesso vi darร un segno. Ecco: la vergine concepirร e partorirร un figlio, che chiamerร Emmanueleโ (Is 7,14). Giuseppe, che non si arrende ai dati del reale รจ il vero realista, colui che accoglie la realtร facendovi abitare la potenza del desiderio, del sogno. Perchรฉ solo cosรฌ la vita diviene vivibile e lโamore si mostra vittorioso.
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A cura di Luciano Manicardi – Fonte
