Chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da unโaltra parte, รจ un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, รจ pastore delle pecore.
Nel recinto delle pecore vi entrano le pecore, il pastore, gli animali predatori (il lupo ad esempio) o i ladri. Non tutti perรฒ usano lo stesso ingresso: il pastore e le pecore attraverso la porta, gli altri cercano in vari modi di violare il recinto per appropriarsi delle pecore. Il test รจ infallibile: dimmi da dove entri e ti dirรฒ chi sei. La porta รจ ciรฒ che fa la differenza, non il recinto, non le pecore, non il pastore. Posso essere un pessimo pastore o una pecora rognosa, ma entrerรฒ attraverso la porta. Posso essere un lupo coccolone o un ladro sorridente e mi guarderรฒ bene dallโusare la porta, perchรฉ รจ il punto piรน forte e piรน visibile di tutto il recinto. La modalitร di entrata mi dร unโidentitร inequivocabile, mi dice chi sono e cosa faccio, meglio di ogni app o microchip, alla faccia di tutte le privacy.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perchรฉ conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perchรฉ non conoscono la voce degli estranei.
Gesรน introduce un quinto personaggio: il guardiano, letteralmente il custode della porta, anche lui ha accesso al recinto. Il suo compito รจ di custodire il gregge, e Gesรน spiega molto bene in cosa consiste il suo lavoro: apre la porta, chiama le pecore, le quali lo ascoltano, e le fa uscire, unโuscita forzata, tanto che le spinge fuori, in fretta, perchรฉ poi, continua Gesรน, con una corsa dovrร mettersi davanti a loro, che lo seguono, perchรฉ โconoscono la sua voceโ. Questa descrizione รจ lo schema di una relazione:
- Apertura: se la porta rimane chiusa ci puรฒ essere sicurezza, ma a lungo andare diventa una prigione che conduce alla morte. Questa caratteristica รจ la base di ogni relazione, e non รจ solo un sinonimo di libertร (che troveremo piรน sotto): apertura significa possibilitร , campo aperto dove potermi esprimere, senza costrizioni, luogo dove poter essere me stesso;
- Ascolto: senza ascolto non cโรจ relazione. Posso parlare a un muro, ma non mi relaziono con un muro; posso ascoltare una canzone ma non mi relaziono con essa. Ascoltare significa accogliere lโaltro, e permettergli di relazionarsi con me, e io con lui/lei.
- Chiamare per nome: Numero 62 tocca a lei! Ehi tuโฆ Coso, come ti chiami! Pronto รจ il signor Pallino? Tutte espressioni che spersonalizzano, e che non mettono in relazione (oppure che permettono uno scambio temporaneo, che svanirร presto nel nulla). Chi mi chiama per nome mi riconosce, dร valore alla mia persona, non a ciรฒ che faccio ma alla mia essenza. Nerina, Bella, Dolly: ogni pecora ha il suo nome, con le sue qualitร : non รจ una tra le migliaia di pecore!
- Libertร : Quanto รจ logora questa parola! Il custode della porta conduce fuori, quindi libera le pecore. Senza libertร non cโรจ relazione ma schiavitรน, abuso, violenza. La libertร garantisce che tra me e te cโรจ rispetto e accoglienza.
- Guida: Cammina davanti alle pecore, non per supremazia, ma semplicemente perchรฉ conosce la strada e sa dove condurle. La relazione รจ sempre una relazione di aiuto, fosse anche solo una pacca sulla spalla, mi stai guidando sul versante della consolazione e te ne sono grato.
- Fiducia: alla guida si risponde con la fiducia. Questo atteggiamento perรฒ deve essere incarnato in qualcosa di concreto: mi fido e quindi ti seguo, sto a quel che mi dici, accolgo il tuo consiglio. Una fiducia non incarnata รจ fideismo, il quale non crea relazione, anzi: non crea.
- Conoscere. Questo รจ il punto che sintetizza tutti gli altri: ci conosciamo perchรฉ possiamo esprimerci, ci ascoltiamo, ci chiamiamo per nome, siamo liberi, viviamo la guida e la fiducia. Conoscere ha bisogno di tutto questo percorso, a volte impegnativo e laborioso, e non lo si puรฒ inventare.
Un estraneo non lo seguiranno. Per conoscere qualcuno, i nostri vecchi chiedevano: โa chi appartieni?โ, ed รจ proprio il concetto espresso da questo termine: non ti seguo perchรฉ non ti appartengo, non ti conosco, e quindi fuggo via da te. La grande difficoltร di oggi รจ la risposta a questa domanda: a chi appartieni? Di chi sei figlio? Solo rispondendo a queste domande potrai essere custodito e tutelato, altrimenti andrai errando, senza trovare nรฉ pascolo, nรฉ recinto, nรฉ pastore.
Io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarร salvato; entrerร e uscirร e troverร pascolo.
Io sono la porta delle pecore. Il punto piรน sicuro del recinto, quello che ladri e lupi evitano, il luogo che permette apertura e libertร ha un nome: Gesรน Cristo. Non illudiamoci di scavalcare il recinto, di essere liberi solo perchรฉ facciamo di testa nostra: รจ la porta che permette una relazione, รจ la porta che dร sicurezza ma anche autonomia, รจ la porta che permette al gregge una vita serena, erba fresca, pascoli, aria pulita, e una notte al sicuro.
Prendi un foglio e scrivi quanti ladri e briganti hai conosciuto. No, non si tratta di chi ha rubato in casa tua, o ti ha fregato al lavoro: ladri e briganti sono coloro che non ti rispettano, non ti conoscono, ti sfruttano e abusano della tua persona. Davanti alla porta aperta hai preferito talvolta le sbarre di relazioni che schiavizzano, sbarre dorate magari, ma sbarre rimangono. Non preoccuparti se la lista si popola di nomi e di volti: ladri e briganti sono tanti, mentre la porta รจ una sola.
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Gira il foglio ora, e scrivi tutte le volte che non ne hai voluto sapere di quella porta aperta, di quellโinvito ad ascoltare, a fidarti, a seguire, a conoscere. Anche in questo caso le situazioni e gli episodi affollano e riempiono il foglio, vero? Anche questo รจ normale, ma cโรจ una bella notizia: la porta รจ lรฌ, aperta davanti a te, disponibile, adesso, puoi entrare e uscire, non temere, non ti lega, non ti incatena, sei il suo amato, la sua amata. Avrร cura di te e in quella porta troverai ristoro e pace. La salvezza offerta da quella porta รจ proprio la libertร : entrerร e uscirร e troverร pascolo, senza costrizioni, senza forzature, rispettando i tuoi tempi e il tuo appetito (hai mai visto un pastore imboccare una pecora?)
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchรฉ abbiano la vita e lโabbiano in abbondanzaยป.
Ora quel foglio รจ pieno, di tanti nomi, volti e situazioni. Piegalo, non buttarlo: รจ la tua storia, o meglio รจ parte di essa. Su un angolo di questo foglio scrivi il tuo nome, quel nome che รจ pronunciato con amore da chi ti ha creato e voluto, quel nome che dice chi sei e chi sarai. Proprio quel nome รจ il tuo ok a entrare e uscire attraverso quella porta, a volte non vedendo lโora di brucare tanta erba fresca, a volte rincasando triste per un brutto temporale che ti ha colto di sorpresa, ma sempre attraverso quella porta, perchรฉ solo cosรฌ avrai la vita, e lโavrai in abbondanza.

Sono maestro elementare, professione che cerco di vivere in pienezza, non come lavoro ma come vocazione e missione.
In parrocchia sono catechista, referente per i ministranti e accolito: in una parola, cerco di dare una mano! Mi piace molto leggere e scrivere, ascoltare musica classica, country e latina, stare in compagnia di amici. […]
