Se ti senti piccolo hai una buona parabola, anzi: tre!
Il brano di oggi completa quello precedente, dove Gesรน ha raccontato la parabola del seminatore. Il brano che andremo a meditare ora, contiene ben tre parabole, utilizzate da Gesรน per parlarci del regno dei cieli: un uomo che semina, un granello di senape e il lievito. In questo ambito agricolo, botanico e culinario, cogliamo qualche parola luminosa per poter brillare e illuminare il nostro quotidiano.
Il regno dei cieli รจ simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminรฒ della zizzania in mezzo al grano e se ne andรฒ. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntรฒ anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: โSignore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?โ. Ed egli rispose loro: โUn nemico ha fatto questo!โ. E i servi gli dissero: โVuoi che andiamo a raccoglierla?โ. โNo, rispose, perchรฉ non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che lโuna e lโaltro crescano insieme fino alla mietitura.
La prima parabola con la quale Gesรน illustra il regno dei cieli ha come protagonista principale un uomo che ha seminato del seme buono nel suo campo: un uomo, una persona senza nome, chiamalo col tuo nome, entra in scena e vediamo cosa succede. Semini un seme buono, non robaccia, un seme che porterร un frutto buono, e lo semini nel tuo campo: il testo non dice se รจ un campo con terreno buono o no, ma รจ il tuo campo, cosรฌ comโรจ, tu semina.
In questa situazione cosรฌ bella e positiva, ricca di speranza e attesa, si inserisce unโazione notturna, quando tutti dormivano, quindi unโazione losca, fatta furbescamente: un nemico del seminatore sparge zizzania, unโerba infestante di per sรฉ molto simile al grano, ma che grano non รจ. Wikipedia ci insegna che la zizzania, se ingerita provoca forti emicranie, vertigini, vomito ed oscuramento della vista. La sua somiglianza col grano e la sua tossicitร rende la gestione di quel campo molto problematica e pericolosa.
I servi propongono una soluzione: estirpiamo la zizzania! Gesรน perรฒ non รจ dโaccordo, e qui cogliamo almeno tre atteggiamenti del Signore:
La pazienza della veritร : poichรฉ la zizzania รจ molto simile al grano, ma con conseguenze nefaste, รจ bene agire con grande pazienza, sopportando che essa possa prosperare in mezzo alle buone spighe. Questo crescere insieme del bene e del male non cambia lo stato delle cose: il bene rimane bene e il male rimane male. Ciรฒ che fa la differenza รจ la consapevolezza: รจ presente la zizzania, ma per il momento non รจ bene strapparla via, per non danneggiare il buono.
La tutela della veritร : la zizzania non รจ una semplice erbaccia infestante: รจ altamente tossica, e se finisce tra le macine del mulino, arrecherร gravi danni ai consumatori, una vera e propria strage! Eppure questa veritร cosรฌ terribile ha bisogno di attese, di sedimentazioni, di modo che non si agisca di impulso, ma a mente lucida e con molta presenza.
La bontร della veritร : neanche la piรน piccola spiga deve andare perduta a causa della zizzania. Lโattenzione รจ massima, e la veritร cede il passo al buono presente.
Al momento della mietitura dirรฒ ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponรจtelo nel mio granaioโ.
Si puรฒ finalmente intervenire. Quando il grano รจ pronto per essere mietuto, cโรจ bisogno di un passaggio molto delicato e da eseguire con molta attenzione: la raccolta della zizzania, da legare in fasci e da bruciare. Questa procedura impedisce che qualche spiga velenosa possa rimanere nel campo, e il fuoco distrugge tutto il potenziale cattivo presente.
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Gesรน spiega la parabola appena meditata, collocando la mietitura alla fine del mondo. Esistono tuttavia, nella nostra vita di ogni giorno, campi estesi di buone spighe, e seminatori di gelosie, invidie, cattiverie, maldicenzeโฆ Oltre alle varie situazioni personali, assistiamo inermi alle catastrofi naturali, alle pandemie, alle morti, in una parola, a tutto ciรฒ che di negativo e triste ci circonda. In queste occasioni si eleva molto spesso unโaccorata domanda: Dovโรจ Dio? Perchรฉ non interviene? Se Dio esistesse non permetterebbe queste cose. Se ci fai caso, รจ la stessa domanda dei servi: โVuoi che andiamo a raccogliere la zizzania?โ Anche in questo caso, Dio fornisce la medesima risposta: No, per non danneggiare maggiormente tutto il bene.
Hai un foglietto vicino a te? Scrivi tutti i campi di spighe buone che ti circondano. Possono essere nomi di persone che ti hanno aiutato, situazioni, testimonianze, ricordi, cose che hai fatto tu o altri: questo ti aiuterร a vedere che il bene รจ piรน forte del male, ma non fa rumore.
Il regno dei cieli รจ simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminรฒ nel suo campo. Esso รจ il piรน piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, รจ piรน grande delle altre piante dellโorto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami.
Il piรน piccolo. Dio ragiona al contrario del mondo. Grande, forte, invincibile, enorme? Ebbene, Dio preferisce piccolo, debole, vulnerabile, esiguo. Questa seconda parabola ci presenta Semino, il piรน piccolo seme del mondo, eppure Semino ha grandi prospettive e grandi desideri: diventare un grande albero, produrre frutti meravigliosi, e ospitare addirittura qualche nido con uccellini cinguettanti. Tu, cosรฌ piccolo? Non ce la farai mai! Ebbene, un giorno un uomo (magari si chiama come te), prese Semino e lo seminรฒ. E meraviglia delle meraviglie: tutti i suoi desideri si sono realizzati, alla grande! Questo capovolgimento di pensiero ci sta proprio scomodo, come una scarpa troppo piccola, appunto. Eppure solo entrando nella logica illogica di Dio porteremo frutto.
Il regno dei cieli รจ simile al lievito, che una donna prese e mescolรฒ in tre misure di farina, finchรฉ non fu tutta lievitata.
E per finire, tutti in cucina. In tempi di pandemia il lievito andava a ruba, anche lui cosรฌ piccolo, in queste bustine cosรฌ leggere, eppure senza di lui non ci sarebbero pizze, torte, pasticcini e mille altre cose buone, pensa che sventura. Anche qui il lievito ci dice che Dio ama le cose piccole, come ci ricorda Santa Teresa di Lisieux.
Con queste piccole cose, con noi, sue piccole creature Dio crea addirittura il suo Regno, con la R maiuscola, certamente, perchรฉ Lui รจ il piรน abile dei seminatori, che porta un campo infestato dalla zizzania a produrre buon grano, che trae da Semino un grande albero, e che in cucina sforna prelibatezze grazie ala piccola quantitร di lievito. Tutto sta nel fidarsi di un Dio cosรฌ attento al bene di una piccola spiga, al cuore di un piccolo seme, alla forza di un poโ di lievito. Fidarsi di Dio รจ vivere con Lui ogni attimo, attendere il momento giusto per intervenire, portare frutto, fare silenziosamente il bene. E la tua vita sarร una parabola per altre vite.

Sono maestro elementare, professione che cerco di vivere in pienezza, non come lavoro ma come vocazione e missione.
In parrocchia sono catechista, referente per i ministranti e accolito: in una parola, cerco di dare una mano! Mi piace molto leggere e scrivere, ascoltare musica classica, country e latina, stare in compagnia di amici. […]
