Luca Rubin – Commento al Vangelo di domenica 17 Maggio 2020

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Lโ€™amor che move il sole e lโ€™altre stelle

Se mi amate, osserverete i miei comandamenti e io pregherรฒ il Padre ed egli vi darร  un altro Parร clito perchรฉ rimanga con voi per sempre, lo Spirito della veritร , che il mondo non puรฒ ricevere perchรฉ non lo vede e non lo conosce.

Siamo nella notte piรน brutta del mondo, lโ€™ultima chiacchierata di Gesรน con gli amici prosegue, a tavola. Dopo aver parlato di meta e di indirizzo, Gesรน va al cuore, e parla di amore, anteponendo un se: lโ€™amore รจ sempre condizionale, poichรฉ prevede un tuo sรฌ, una tua risposta. Il se consiste nella decisione di osservare i suoi comandamenti, un osservare di chi fa la guardia, ben attento a non farsi rubare un tesoro prezioso. Chi osserva รจ custode, e intende mantenere intatto ciรฒ che ritiene importante.

Lโ€™amore รจ la risorsa fondamentale e insostituibile: quelle che chiamiamo pazzie dโ€™amore sono gesti che vanno oltre ogni logica e il buon senso, ma fatti per amore di qualcuno. Se ami, non sarร  la fatica a fermarti, e neanche il buon nome o il rispetto umano: ti esponi a colossali figuracce in nome dellโ€™amore! Gesรน ci regala una chiave fondamentale per vivere il vangelo: lโ€™amore.

Qualche volta perรฒ, succede che le parole del vangelo vengano rimescolate, e quindi il suo insegnamento รจ stravolto. Anche in questo caso specifico: โ€œse mi amate osserverete i miei comandamentiโ€ diventa โ€œse osserverete i comandamenti mi amateโ€: il dovere congela tutte le forze, spegne la passione, intorpidisce i muscoli, e i comandamenti diventano una cosa pesante, improponibile, noiosa. Il vangelo conserva la sua forza propulsiva se viene osservato e custodito nella sua forma originale, (in purezza, direbbe lโ€™enologo), mentre se viene manipolato per usarne e abusarne a sproposito, diventa un mattone, o nella migliore delle ipotesi una favola moralistica.

Un altro Paraclito. Questo termine greco, ricchissimo di significati, viene associato unicamente (ed erroneamente) allo Spirito Santo. Paraclito รจ colui che รจ vicino, il difensore, il consolatore, colui che intercede. Gesรน stesso parla di โ€œun altro Paraclitoโ€, per indicare che questo titolo รจ anche il suo. Da una veloce consultazione, sulla carta dโ€™identitร  di Dio troviamo scritto: Professione: Paraclito. Dalla prima allโ€™ultima pagina della Bibbia, Dio non รจ altro che il vicino, il consolatore, il difensore, Colui che sta dalla mia parte, sempre. Ma non basta ancora: anche nelle pagine della tua Bibbia, quelle scritte da te, e quelle ancora da scrivere, le pagine della tua vita, i paragrafi della tua quotidianitร , Dio continua a essere Paraclito. Ed essendo tre, si danno il cambio, per assicurare a noi, piccole creature, di non lasciarci soli un attimo.

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Se Dio รจ il Paraclito, perchรฉ รจ cosรฌ difficile ammettere la sua presenza? I filosofi parlano del problema di Dio, i teologi si arrovellano per provare e confermare la sua esistenza. Gesรน taglia corto, come sempre, e afferma che il mondo non puรฒ ricevere Dio. Questo verbo, nel testo originale greco, ci puรฒ aiutare tantissimo, perchรฉ ha tanti possibili significati:

  • Catturare, afferrare. Dio non รจ trattenibile, non ci sta nelle piccole caselle degli schemi mentali, e appena te lo vuoi mettere in tasca, ecco che le tue mani stringono il nulla. La tua conclusione: Dio non esiste.
  • Determinare. Simile al significato precedente: non ti รจ permesso dire a Dio chi deve essere e cosa deve fare, lo capisci vero?
  • Scegliere, sposare. Normalmente, e meno male, non ci si sposa tra sconosciuti. La relazione presuppone una scelta, un volere, un desiderare. Il mondo non sceglie Dio, non lo sposa (se ne guarda bene, ahimรจ).
  • Ricevere. Accogliere qualcuno o qualcosa: un dono lo si riceve, un ospite, un amicoโ€ฆ

Gesรน fornisce anche il doppio motivo di questa mancata ricezione: non lo vede e non lo conosce. A ben vedere (รจ proprio il caso di dirlo), le due motivazioni sono una la conseguenza dellโ€™altra: la vista รจ uno dei sensi che mi permette di conoscere, รจ il primo modo: vedi un volto, lo riconosci, lo saluti. Se non lo vedi, non lo riconosci, non lo saluti, la connessione non avviene.

Voi lo conoscete perchรฉ egli rimane presso di voi e sarร  in voi.

Voi lo conoscete. Tu sai bene cosโ€™รจ la sete, fai esperienza di cosa sia una gola riarsa e desideri un bicchiere dโ€™acqua fresca, conosci le sue proprietร  dissetanti e per questo la desideri. Anche se per te Dio puรฒ rimanere un problema irrisolvibile, รจ la sete a guidarti, perchรฉ conosci e desideri. Questa conoscenza esperienziale non avviene sui libri, ma nella vita, nel concreto dei tuoi giorni, tra i piatti da lavare e i letti da fare, in mezzo al tuo โ€œlavoro agileโ€ e tra i bambini o gli anziani da accudire.

Tu lo conosci, e lo conosci perchรฉ Lui rimane, e anche qui con piรน significati: rimane chi non va via, e rimane chi non cambia, chi rimane se stesso. Dio non va via (che Paraclito sarebbe se andasse via?), e Dio rimane se stesso, fedele alla sua Parola e alla sua identitร . Una persona che rimane e che non cambia, diventa una di noi, appunto. Ma non solo rimane e non cambia: Lui, ci dice Gesรน, sarร  in voi, unโ€™esperienza di profonda e inseparabile intimitร  e unitร : questa รจ lโ€™esperienza di chi ama profondamente!

Non vi lascerรฒ orfani: verrรฒ da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrร  piรน; voi invece mi vedrete, perchรฉ io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.

Cogliamo in queste parole tutta la sensibilitร  e lโ€™attenzione del Signore nei nostri confronti. Altre volte si รจ paragonato a una chioccia coi suoi pulcini (Mt 23,37): siamo i suoi fratellini e sorelline, i piccoli di casa, e Lui si prende cura di noi, non ci lascia senza Padre. Lui รจ lโ€™immagine del Padre, e lo Spirito continuerร  a essere questa via di comunicazione verso il cuore di Dio. Questo โ€œancora un pocoโ€ รจ davvero questione di minuti (ricordiamo che finito di parlare Gesรน andrร  nel giardino degli ulivi, dove verrร  arrestato). Ancora un poco รจ tutta la tua vita, come due amici che si salutano ma non riescono a separarsi, e allora stanno insieme ancora un poco. Ancora un poco รจ il tempo che ti รจ dato per esprimere chi sei nella modalitร  dellโ€™amore e del dono. Ancora un poco.

Ancora un poco che continua. Gesรน parla di vita, per chi lo ha scelto, conosciuto e ricevuto. Come un maestro, torna sugli stessi concetti, con intensitร  diverse, per far comprendere ai suoi amici, profondamente turbati e sconvolti, che Dio rimane, e anche loro parteciperanno della Vita che non finisce. Gesรน illustra come avviene la comunione, cioรจ la comune-unione tra Dio e noi, una comunione in tre step: Gesรน col Padre, noi con Gesรน, Gesรน in noi.

  1. Io sono nel Padre mio: il Figlio รจ in comunione profonda col Padre, tanto che: โ€œio e il Padre siamo una cosa solaโ€ (Gv 10,30).
  2. Voi in me: noi siamo lโ€™amore di Cristo Gesรน, prendiamone coscienza! Un amore che accoglie e unisce profondamente.
  3. Io in voi: potrebbe sembrare una ripetizione del secondo step, e invece no: non si ama per delega, non si ama a percentuale. Noi siamo lโ€™amore di Gesรน Cristo (step 2), e Lui รจ il nostro amore (step 3).

In questi tre punti cโ€™รจ tutta la tua realizzazione, tutta la tua felicitร , il tuo passato, il tuo presente il tuo futuro. Qui lโ€™ancora un poco si incarna e chiede di diventare amore che riceve e che dona.

Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi รจ colui che mi ama.

Il brano si conclude con unโ€™affermazione apparentemente contraria:
โ†’ Se mi amate, osserverete i miei comandamenti
โ†
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi รจ colui che mi ama.

In realtร  Gesรน, da buon maestro, chiude la lezione sintetizzando il concetto principale. Abbiamo detto che รจ lโ€™amore che ci permette di accendere il motore delle possibilitร , e andare oltre la mia fatica. Ora, in conclusione, Gesรน afferma che chi fa la guardia ai comandamenti e li accoglie, cioรจ li tiene con sรฉ, li trattiene, sta con essi, lo puรฒ fare perchรฉ ama. Sia in partenza che in arrivo, รจ lโ€™amore che permette di vivere il vangelo, non lโ€™obbligo, non il dovere morale, ma lโ€™amore. Si respira meglio vero? Ma non hai ancora visto niente:

Chi ama me sarร  amato dal Padre mio e anchโ€™io lo amerรฒ e mi manifesterรฒ a lui.

Tre amori e una dichiarazione. Lโ€™amore รจ sempre circolare, non trattiene ma libera se stesso e libera chi incontra. Potrebbe sembrare eccessivo, ma tutto parte dal tuo sรฌ allโ€™amore. Se ci pensi, tutto il Nuovo Testamento si รจ realizzato grazie al sรฌ di una ragazzina: โ€œEccomi, sono la serva del Signoreโ€ (Lc 1,38). Gesรน ti dice che il tuo sรฌ permetterร  lโ€™incarnazione dellโ€™amore: non un amore tutto cuoricini e fuffa, ma un amore concreto, di carne, la carne del Figlio di Dio, la tua carne, una carne salvata da chi ti ha a cuore, da chi ti riceve, da chi tiene a te, da chi desidera il tuo amore. La dichiarazione: Dio non รจ il problema, e neanche la soluzione: Dio รจ Dio, il Paraclito, il vicino, Colui che vive in te e tu in Lui. Se vuoi.

A cura di Luca Rubin

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Sono maestro elementare, professione che cerco di vivere in pienezza, non come lavoro ma come vocazione e missione.
In parrocchia sono catechista, referente per i ministranti e accolito: in una parola, cerco di dare una mano! Mi piace molto leggere e scrivere, ascoltare musica classica, country e latina, stare in compagnia di amici. […]


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