Esci, semina, ascolta e comprendi!
Quel giorno Gesรน uscรฌ di casa e sedette in riva al mare. Si radunรฒ attorno a lui tanta folla che egli salรฌ su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Quel giorno puรฒ essere un giorno qualsiasi, di duemila anni fa, ma ancora meglio quel giorno รจ oggi. Oggi Gesรน esce di casa: pensiamo allโincarnazione, quando Gesรน lascia la casa del Padre e si fa uomo, uguale in tutto ad ogni altro uomo. Gesรน continua oggi a uscire di casa per incontrarti, per essere il tuo servo, disponibile a portare i tuoi pesi, a spartire con te fatiche e gioie. Gesรน รจ sempre sullโuscio, per manifestare il suo volto e tendere le sue braccia.
Sedette in riva al mare; si mise a sedere su una barca: si siede chi รจ arrivato, chi vuole stare, chi vuole insegnare qualcosa (era questa la posizione dei maestri dellโepoca). Si siede sulla terraferma ma anche sul mare: Gesรน รจ lโuomo che oltrepassa i confini, pur rispettandoli, รจ colui che va oltre le regole, pur adempiendole. Lascia la sicurezza della terraferma per barcollare in una barca, e in quellโequilibrio precario si rivolge a te, alla folla che รจ sulla spiaggia, un luogo di passaggio, di confine, e quella folla ha bisogno di qualcuno che perda lโequilibrio per essa, qualcuno che la conduca nei punti di cambiamento. Gesรน รจ la presenza di Dio negli snodi della tua vita: ti accompagna, pur onorando la tua libertร e salvando, sempre, la tua dignitร di persona.
Ecco, il seminatore uscรฌ a seminare.
Potrebbe sembrare ovvio, eppure non a caso Gesรน evidenzia che il primo e fondamentale atteggiamento del seminatore รจ quello di uscire (non puoi seminare i pomodori in soggiorno). Il seminatore esce, proprio come Gesรน รจ uscito di casa per incontrarti, il seminatore esce di casa per fare incontrare la terra e il seme: solo da questo incontro ci potrร essere un frutto, solo da questo incontro si potrร gioire del raccolto. Prima ancora della terra e del seme, ciรฒ che rende possibile il raccolto รจ uscire.
Uscire รจ variamente interpretabile: uscire fisicamente di casa, oppure uscire da una situazione, uscire da una schiavitรน. uscire da schemi mentali, uscire da vecchie abitudini. Uscire significa lasciare la strada vecchia per quella nuova: e pur non sapendo ciรฒ che si trova, questo รจ lโunico modo per uscire, per incontrare, per vivere. Identifica il tuo uscire, magari scrivilo su un foglietto, poi disegnaci una porta, ed esci!
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Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciรฒ che รจ stato seminato nel suo cuore: questo รจ il seme seminato lungo la strada.
Per quanto il seminatore faccia attenzione, qualche seme cade fuori dal terreno che lo attende, e ahimรจ, le cose non vanno a finire bene. La responsabilitร in questo caso non รจ del seme, che รจ buono, non รจ del seminatore, che intende fare un ottimo raccolto, e non รจ nemmeno degli ambienti non adatti per accogliere un seme. Quindi escludiamo la colpa: non รจ colpa di nessuno: oh, che bello!
La strada. La nostra vita รจ fatta di strade, per recarci al lavoro, per andare a fare la spesa, per andare in gita o in vacanza, per incontrare persone care, per fare due passi: strade, strade, strade. Molto del nostro tempo รจ sulla strada, un luogo di tutti, luogo di passaggio, di grande traffico e velocitร elevate. Non cโรจ luogo meno adatto per un seme, che ha bisogno di terra e non di asfalto, di silenzio, umiditร e tempo, tanto tempo per marcire, morire e germogliare.
La strada รจ il luogo della non comprensione, della non accoglienza: gli uccellini che mangiano il seme sono solo una conseguenza. Ecco perchรฉ Gesรน si รจ definito la Via: abbiamo bisogno di un Custode che ci faccia uscire e contemporaneamente tuteli il nostro andare. Rifiutare il Custode significa esporsi al fallimento: non รจ colpa tua se il seme รจ caduto sulla strada, non รจ colpa tua se gli uccellini lo mangiano. La tua responsabilitร risiede nel non farti derubare, cioรจ nel lasciarti custodire e accompagnare. Ti viene chiesto un poโ di umiltร , ossia consapevolezza di chi sei.
Unโaltra parte cadde sul terreno sassoso, dove non cโera molta terra; germogliรฒ subito, perchรฉ il terreno non era profondo, ma quando spuntรฒ il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccรฒ. Quello che รจ stato seminato sul terreno sassoso รจ colui che ascolta la Parola e lโaccoglie subito con gioia, ma non ha in sรฉ radici ed รจ incostante, sicchรฉ, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno.
Il terreno sassoso. Potrebbe essere identificato come la tua storia, le macerie della tua vita: qualche seme cade anche lร , dove tu hai tanto sofferto e gioito, dove hai investito mille risorse, dove hai messo la parola FINE e da dove sei ripartito per vivere il presente. Non cโรจ molta terra: la povertร e il limite hanno segnato i tuoi giorni, ti sei spesso scontrato con situazioni simili, e il raccolto รจ stato scarso, se non nullo. Il facile entusiasmo iniziale ha lasciato spazio a cocci di delusione e di pianto.
Eppure qualche semino รจ caduto lร in mezzo, e germoglia in fretta. Allora pensi di tornare lร , pensi che ci sia speranza nel tornare indietro, nel riproporre vecchi schemi, in fin dei conti qualcosa sta nascendo! E ancora una volta ti scontri con i sassi taglienti della delusione: quei semi non ce la fanno e i piccoli germogli seccano. La tua storia e il tuo passato sono lรฌ a dirti che hai un presente e un futuro solo nel terreno della fiducia, che non รจ alle tue spalle ma davanti a te: รจ lรฌ il terreno accogliente e fertile dove vivere la pienezza dellโoggi!
Unโaltra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Quello seminato tra i rovi รจ colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dร frutto.
I rovi. Possono essere lโicona della non accoglienza: crescono e infestano luoghi scomodissimi, pungono e fanno male, e alla fine non producono nulla, o nella migliore delle ipotesi, qualche mora. I rovi soffocano, impediscono la vita, difendono qualcosa senza valore e deturpano lโambiente, fino a impedire un percorso. Gesรน ci dice che i rovi sono โle preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezzaโ. Essere preoccupati รจ normale, ma qui Gesรน intende altro: a Marta disse, usando lo stesso termine: โMarta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte coseโ (Lc 10,41). Lโaffanno, lโansia, la frenesia sono i tuoi rovi, quelli che ti soffocano, quelli che esasperano la tua giornata. Anche lโinganno della ricchezza compie lo stesso lavoro: ti esaspera, ti rincorre spronandoti a possedere, ma in realtร perdi tutto, perdi te stesso, perdi Dio e il senso stesso della vita.
Unโaltra parte cadde sul terreno buono e diede frutto. Quello seminato sul terreno buono รจ colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dร frutto.
Finalmente, ci siamo! Il terreno buono (ma anche il terreno bello), รจ il luogo giusto dove il seme puรฒ finalmente riposare in pace (scusate lโallusione, ma in questo caso รจ perfetta), e portare frutto. Il terreno buono cosa fa? Riceve il seme, (lo hanno ricevuto anche la strada, i sassi e i rovi), ma non solo: lo accoglie, lo custodisce. La terra abbraccia quel seme e gli permette di vivere in pienezza, rispettando la sua natura e i suoi tempi, offrendogli i sali minerali necessari e la giusta umiditร . Il seme da parte sua si lascia accogliere e diventa anche lui simile alla terra. Solo cosรฌ potrร continuare a vivere e a moltiplicarsi.
Ascolto e comprensione sono gli strumenti a tua disposizione per continuare a vivere. Il terreno buono รจ la tua vita, un terreno buono, fertile, spazioso, con mille possibilitร , un terreno bello, che consola chi lo osserva, (tra tutti Dio รจ il miglior osservatore, e si delizia del tuo terreno). Lasciati custodire, esci e semina: raccoglierai buoni frutti, e potrai donarli a piene mani: Dio รจ dalla tua parte, sempre.

Sono maestro elementare, professione che cerco di vivere in pienezza, non come lavoro ma come vocazione e missione.
In parrocchia sono catechista, referente per i ministranti e accolito: in una parola, cerco di dare una mano! Mi piace molto leggere e scrivere, ascoltare musica classica, country e latina, stare in compagnia di amici. […]
