Luca Rubin – Commento al Vangelo di domenica 12 Dicembre 2021

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A cura di Luca Rubin

Sono maestro elementare, professione che cerco di vivere in pienezza, non come lavoro ma come vocazione e missione.
In parrocchia sono catechista, referente per i ministranti e accolito: in una parola, cerco di dare una mano! Mi piace molto leggere e scrivere, ascoltare musica classica, country e latina, stare in compagnia di amici. […]


Ciรฒ che fai manifesta il Cristo

Questa pagina di vangelo ci propone tre gruppi di persone che pongono la stessa domanda a Giovanni Battista. La folla chiede: che cosa facciamo? E Giovanni propone loro la condivisione. Poi abbiamo i pubblicani, cioรจ gli esattori delle imposte che ai tempi di Gesรน esigevano troppo e alla loro domanda viene risposto con un richiamo alla giustizia e allโ€™onestร . Anche i soldati pongono la stessa domanda, e Giovanni risponde loro di avere rispetto.

Il popolo era in attesa: attendere in greco significa guardare prima, pensare prima, cercare prima: aspetto qualcosa che ancora non cโ€™รจ, cerco qualcosa che ancora non cโ€™รจ, guardo qualcosa che ancora non cโ€™รจ. La domanda al centro del brano รจ proprio ciรฒ che tutti attendono: sei tu il Cristo? Giovanni risponde dicendo cosa fa lui e che cosa fa Gesรน Cristo.

Cosa fa Giovanni? Battezza con acqua. E cosa non fa? Non slega i lacci dei sandali del Cristo. In italiano si dice che non รจ degno di slegare in greco si dice che non รจ adatto, cioรจ non รจ quello il suo ruolo. Lโ€™indegnitร . รจ una mancanza, una lacuna, mentre lโ€™essere non adatto significa che io non sono chiamato a quello, sono stato pensato e chiamato per fare altro.

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Cristo che cosa fa? Battezzerร  in Spirito Santo e fuoco, pulisce la sua aia, raccoglie il frumento nel suo granaio. e brucerร  la paglia, in una parola: Cristo mette ordine.

La risposta di Giovanni non รจ ciรฒ che realmente faranno questi tre gruppi di persone, ma รจ una proposta. Quello che fa Giovanni invece รจ un fare reale. Questo Vangelo ti dice che ciรฒ che tu fai manifesta il Cristo. Non siamo noi Cristo, ma ciรฒ che noi facciamo lo manifesta, e non siamo nel piano morale. Il Vangelo ci chiama a essere noi stessi: solo cosรฌ potremo manifestare Cristo e lo manifestiamo non quando vorremmo essere, ma non siamo o quando vorremmo fare ma non facciamo. Il volto del Signore si incarna nella nostra vita, e quindi lo rendiamo visibile solo quando siamo e facciamo quello che siamo adatti a fare nel modo migliore, perchรฉ abbiamo sempre un margine di miglioramento molto molto grande.

Il popolo in attesa guarda prima, pensa prima, cerca prima: non spegnere questa sede, questo desiderio, questa nostalgia! Non concentrarti su quello che non sei o su quello che non fai, ma su quello che sei oggi e su quello che puoi fare oggi.

Il battesimo di Giovanni e il battesimo di Gesรน sono entrambi immersioni nel mistero di Dio. Non sappiamo nuotare e non siamo ignifughi, eppure lโ€™acqua e il fuoco, due elementi contrapposti, sono il tutto di Dio dove immergere una vita intera, una vita adatta a essere condivisione, giustizia e rispetto.

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