Dal 2000 a oggi รจ cresciuta del 13,8%, in base allโindagine dellโUfficio studi AIE per UELCI (Unione editori e librai cattolici), la domanda di lettura di libri su tematiche โreligioseโ. I lettori che allโinizio decennio erano 2,650 milioni sono passati a oltre 3 milioni (3,015milioni per la precisione, il 12,5% dei lettori di โalmeno un libro nei 12 mesi precedentiโ). Lโincremento รจ molto superiore alla crescita media fatta registrare dalla lettura nel nostro Paese nello stesso arco di anni.
Nella stessa indagine si evidenzia come il pubblico interessato sia sempre piรน giovane e che nello stesso tempo ci sia una certa mobilitร al suo interno. Non si tratta piรน semplicemente di anziani devoti, di credenti maturi o di persone in ricerca spirituale ma anche di lettori medi non specificamente riconducibili a esperienze di ricerca (o di rifiuto) del sacro ma interessati a temi eticamente โsensibiliโ, come la bioetica, lโistruzione, la famiglia, tutti ambiti nel quale il mondo cattolico ha molto da dire e spesso trova difficoltร nel superare steccati e vincere stereotipi. Per questo occorre forse un rilancio di profezia, un investimento di contenuti forti che non si limiti alla ricerca dei grandi nomi, spesso sempre piรน โsfilatiโ dalle case editrici tradizionalmente โLaicheโ e il cui catalogo di tematiche โreligioseโ va progressivamente aumentando. Vi offriamo nellโordine alcune riflessioni di esperti come Giovanni Peresson che ha condotto la ricerca ed รจ direttore del centro studi dellโAie, di Enzo Pagano, libraio e autore in proprio di un approfondimento statistico sul medesimo settore, e di due editori cattolici, Donato Falmi, direttore editoriale di Cittร Nuova e Giacomo Perego, reponsabile del settore biblico della San Paolo.
Fonte: La compagnia del libro