Tempo di Pasqua
Preghiera
Assisti, o Dio nostro Padre,
questa tua famiglia raccolta in preghiera:
tu che ci hai dato la grazia della fede,
donaci di aver parte allโereditร eterna
per la risurrezione del Cristo tuo Figlio e nostro Signore.
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Egli รจ Dio, e vive e regna con te…
Lettura
Dal Vangelo secondo Giovanni 6,35-40
In quel tempo, disse Gesรน alla folla: โIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร piรน fame e chi crede in me non avrร piรน sete. Vi ho detto perรฒ che voi mi avete visto e non credete. Tutto ciรฒ che il Padre mi dร , verrร a me; colui che viene a me, non lo respingerรฒ, perchรฉ sono disceso dal cielo non per fare la mia volontร , ma la volontร di colui che mi ha mandato. E questa รจ la volontร di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nellโultimo giorno. Questa infatti รจ la volontร del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterรฒ nellโultimo giornoโ.
Riflessione
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Giovanni 6,35-36: Io sono il pane di vita. Entusiasmata dalla prospettiva di avere il pane del cielo di cui parla Gesรน e che dร vita per sempre (Gv 6,33), la gente chiede: “Signore dacci sempre questo pane!” (Gv 6,34). Pensavano che Gesรน stesse parlando di un pane particolare. Per questo, in modo interessato, la gente chiede: โDacci sempre questo pane!โ Questa richiesta della gente ricorda la conversazione di Gesรน con la Samaritana. Gesรน aveva detto che lei avrebbe potuto avere dentro di sรฉ una sorgente di acqua viva che scaturisce per la vita eterna, e lei in modo interessato chiede: “Signore, dammi questa acqua!” (Gv 4,15). La Samaritana non si rende conto che Gesรน non stava parlando di acqua materiale. Come pure la gente non si rende conto che Gesรน non stava parlando del pane materiale. Per questo, Gesรน risponde molto chiaramente: “Io sono il pane della vita! Chi viene a me non avrร piรน fame e chi crede in me non avrร piรน seteโ. Mangiare il pane del cielo รจ lo stesso che credere in Gesรน. Eโ credere che lui รจ venuto dal cielo come rivelazione del Padre. Eโ accettare il cammino che lui ha insegnato. Ma la gente pur vedendo Gesรน, non crede in lui. Gesรน si rende conto della mancanza di fede e dice: โVoi mi avete visto e non credeteโ.
Giovanni 6,37-40: Fare la volontร di colui che mi ha mandato. Dopo la conversazione con la Samaritana, Gesรน aveva detto ai suoi discepoli: “Mio cibo รจ fare la volontร di colui che mi ha mandato!” (Gv 4,34). Qui, nella conversazione con la gente sul pane del cielo, Gesรน tocca lo stesso tema: โSono disceso dal cielo non per fare la mia volontร , ma la volontร di colui che mi ha mandato. E questa รจ la volontร di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti lโultimo giorno. Questa infatti รจ la volontร del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterรฒ nellโultimo giornoโ. Questo รจ il cibo che la gente deve cercare: fare la volontร del Padre del cielo. E questo รจ il pane che alimenta la persona nella vita e le dร vita. Qui comincia la vita eterna, vita che รจ piรน forte della morte! Se fossimo veramente disposti a fare la volontร del Padre, non avremmo difficoltร a riconoscere il Padre presente in Gesรน.
Giovanni 6,41-43: I giudei mormorano. Il vangelo di domani inizia con il versetto 44 (Gv 6,44-51) e salta i versetti da 41 a 43. Nel versetto 41, inizia la conversazione con i giudei, che criticano Gesรน. Diamo qui una breve spiegazione del significato della parola giudei nel vangelo di Giovanni per evitare che una lettura superficiale alimenti in noi cristiani il sentimento di anti-semitismo. Prima di tutto รจ bene ricordare che Gesรน era Giudeo e continua ad essere giudeo (Gv 4,9). Giudei erano i suoi discepoli e discepole. Le prime comunitร cristiane erano tutte di giudei che accettarono Gesรน come il Messia. Solo dopo, poco a poco, nelle comunitร del Discepolo Amato, greci e cristiani cominciano ad essere accettati sullo stesso piano dei giudei. Erano comunitร piรน aperte. Ma questa apertura non era accettata da tutti. Alcuni cristiani venuti dal gruppo dei farisei volevano mantenere la โseparazioneโ tra giudei e pagani (At 15,5). La situazione rimane critica dopo la distruzione di Gerusalemme nellโanno 70. I farisei diventano la corrente religiosa dominante nel giudaismo e cominciano a definire le direttrici religiose per tutto il popolo di Dio: sopprimere il culto nella lingua greca; adottare solo il testo biblico in ebraico; definire la lista dei libri sacri eliminando i libri che stavano solo nella traduzione greca della Bibbia: Tobias, Giuditta, Ester; Baruc, Sapienza, Ecclesiastico e i due libri dei Maccabei: segregare gli stranieri; non mangiare nessun cibo, sospettato di impuritร o di essere stato offerto agli idoli. Tutte queste misure assunte dai farisei si ripercuotevano sulle comunitร dei giudei che accettavano Gesรน, Messia. Queste comunitร avevano giร camminato molto. Lโapertura per i pagani era irreversibile. La Bibbia in greco era giร usata da molto tempo. Cosรฌ, lentamente, cresce una separazione reciproca tra cristianesimo e giudaismo. Negli anni 85-90 le autoritร giudaiche cominciano a discriminare coloro che continuavano ad accettare Gesรน di Nazaret in qualitร di Messia (Mt 5, 11-12; 24,9-13). Chi continuava a rimanere nella fede in Gesรน era espulso dalla sinagoga (Gv 9,34). Molte comunitร cristiane temevano questa espulsione (Gv 9,22), poichรฉ significava perdere lโappoggio di una istituzione forte e tradizionale con la sinagoga. Coloro che erano espulsi perdevano i privilegi legali che i giudei avevano conquistato lungo i secoli nellโimpero. Le persone espulse perdevano perfino la possibilitร di essere sepolte decentemente. Era un rischio enorme. Questa situazione conflittuale della fine del primo secolo si ripercuote sulla descrizione del conflitto di Gesรน con i farisei. Quando il vangelo di Giovanni parla in giudeo non sta parlando del popolo giudeo come tale, ma sta pensando molto di piรน a quelle poche autoritร farisaiche che stavano espellendo i cristiani dalle sinagoghe negli anni 85-90, epoca in cui fu scritto il vangelo. Non possiamo permettere che queste affermazione sui giudei facciano crescere lโantisemitismo tra i cristiani.
Per un confronto personale
Antisemitismo: guarda bene dentro di te e cerca di strappar via qualsiasi resto di antiยญsemitismo.
Mangiare il pane del cielo vuol dire credere in Gesรน. Come mi aiuta tutto questo a vivere meglio lโeucaristia?
Preghiera finale
Acclamate a Dio da tutta la terra, cantate alla gloria del suo nome, date a lui splendida lode.
Dite a Dio: โStupende sono le tue opere!โ (Sal 65)
