Il vangelo di oggi ci narra come Gesรน vuol contare su di noi per portare la sua buona novella nel mondo. Perciรฒ appare necessario riconoscere sia la nostra condizione di fragilitร sia la profonda identitร di Gesรน.
Nel bel mezzo dei suoi impegni di pescatore, Pietro vede venire Gesรน nella sua barca per dare da essa lโalimento della sua parola agli affamati. Gesรน cerca il modo migliore di essere udito. Allo stesso tempo conferma le sue parole con un miracolo. Pietro non era riuscito a pescare nulla malgrado i suoi sforzi; allora Gesรน gli dร una indicazione che egli accoglie con umiltร . Inaspettatamente, la pesca straordinaria gli dร la misura della propria piccolezza e di chi รจ colui che รจ entrato nella sua barca. E sente una certa paura: sia nel conoscere veramente se stesso, sia per la vicinanza con Dio.
La soluzione per superare questo timore naturale non sta nellโallontanarsi da Gesรน. Quando Dio ci guarda, quello che vede รจ ciรฒ che possiamo arrivare a essere. Il suo sguardo amorevole ha sempre un aspetto di incoraggiamento e di chiamata, di invito ad accoglierlo e a far sรฌ che viva in noi (Cfr. Gal 2, 20). Nella barca Gesรน fa vedere a Pietro il senso profondo della sua esistenza: collaborare con lui nellโespansione del suo Regno. Il lago รจ la vita e molti lo attraversano lontani da Dio e da quello che Egli ci offre.
Con Pietro noi siamo invitati a gettare le reti, lรฌ dove ci troviamo. Dio darร il frutto: โSeguitemi e vi farรฒ pescatori dโuomini, sarete efficaci e porterete le anime a Dio. Dobbiamo dunque avere fiducia nelle parole del Signore; dobbiamo salire sulla barca, mettere mano ai remi, issare le vele e lanciarci nel mare del mondo che Cristo ci affida come sua ereditร โ[1].
Juan Luis Caballero
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[1] San Josemarรญa, ร Gesรน che passa, n. 159.
Fonte: La pagina Facebook di “Opus Dei Italia” | Sito Web con tutti i commenti al Vangeloย
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