Josep Boira – Commento al Vangelo del 28 Maggio 2021

Oggi, mentre contempliamo Gesù restiamo ammirati della sua autorità: il Maestro insegna con parole ed opere. Uscendo da Gerico, dove aveva appena dato la vista a Bartimeo, arriva a Gerusalemme, acclamato come Messia ed entra nel Tempio, osserva tutto… magari con amarezza; ma, si è fatto tardi ed è ora di andare a riposare nella vicina Betania.

Da lì, di buon mattino, ritorna nella Città Santa; per strada maledice il fico che appariva carico di frutti buoni per saziare la sua fame; quindi, entrando nel Tempio non frena il suo zelo per la Casa del Padre, che è “casa di preghiera” e realizza ciò che era stato annunziato dal profeta: «In quel giorno non vi sarà neppure un mercante nella casa del Signore degli eserciti»(Zc 14, 21). Il giorno successivo, di fronte al fico seccato, Gesù ci ricorda che chi prega Dio con fede certa e libera da ogni rancore verso il prossimo, sarà ascoltato.

Tutto questo avviene nei giorni che precedono la Passione. Proprio per questo, risplendono con forza l’autorità e l’insegnamento di Gesù, il Messia, “il profeta che deve venire” (Dt 18, 15), e non contano i progetti dei capi del popolo per farla finita con Lui: su tutto c’è la realizzazione della volontà del Padre per la salvezza di tutti.

Gesù ci invita con forza a essere anime di orazione. Certo, un luogo privilegiato per il nostro incontro con Dio è la “casa di preghiera”, nella quale tutto è disposto per facilitare la preghiera all’unico Dio, che è presente nell’Eucarestia. In quei momenti, la nostra fede cresce al punto da divenire onnipotente, invincibile, e dà i frutti sperati. Aggiungiamo alle nostre richieste un cuore che sa perdonare chi ci ha offeso. In conclusione, Gesù ci insegna quanto è messo in gioco al momento in cui un discepolo prega con fede. Così lo ricordava san Josemaría: «Se noi cristiani vivessimo davvero secondo la nostra fede, si verificherebbe la più grande rivoluzione di tutti i tempi… L’efficacia della corredenzione dipende anche da ciascuno di noi! — Meditalo»[1].

[1] San Josemaría, Solco, n. 945.


Fonte: La pagina Facebook di “Opus Dei Italia” | Sito Web con tutti i commenti al Vangelo 

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