Perdersi nellโamore
Oggi, dovremmo provare a fare un esercizio particolarmente importante. E dovremmo farlo proprio leggendo e rileggendo piรน volte la parola di Dio. Quale? Perderci nellโamore che queste pagine della Sacra Scrittura diffondono a piene mani, perderci nella passione che Dio nutre per ognuno dei suoi figli e figlie, perderci nellโintensitร della misericordia che fa di ogni occasione di perdono un parto a vita nuova.
Ho ripetuto quel verbo โ โperderciโ โ perchรฉ davanti a queste pagine dovremmo provare a mollare le nostre logiche e i nostri calcoli. Lโamore spesso non รจ propriamente logico. La misericordia non รจ il risultato matematico di una serie di scelte. Dio stesso non ha mai nulla a che fare con la relazione causa-effetto. O meglio, in lui alcuni nostri comportamenti non provocano i risultati che noi immagineremmo. Anzi. In Dio il suo donarci tenerezza, misericordia รจ quasi sempre privo di logica.
Noi gli preferiamo idoli e lui continua a credere in noi. Noi non comprendiamo i suoi progetti, li ostacoliamo e lui trova modi per convincerci. Noi andiamo altrove e lui ci cerca. Noi ci nascondiamo e lui fa di tutto pur di non perderci. Noi prendiamo a schiaffi ogni suo dono, scegliamo consapevolmente di chiudergli la porta della vita e lui attende, instancabilmente, il nostro ritorno.
Quanta bellezza cโรจ in tutto questo! Ed รจ bellezza che vuole raggiungerci, toccarci, ridonarci vita.
Lasciamoci riempire da Dio, dalla sua Parola, dalla sua passione per noi, dal suo amore.
ร ciรฒ di cui queste pagine traboccano. Oggi contempliamo lui e ascoltiamo noi stessi: qual รจ la nostra posizione? se dovessimo descriverci come uno dei personaggi delle pagine bibliche che ascoltiamo, chi saremmo? Proviamo a dircelo, e qualsiasi sia la nostra risposta, qualsiasi sia la nostra situazione, permettiamo a Dio di raggiungerci e di stupirci, ancora una volta, con la delicata forza del suo amore.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Tu, Signore, pronto ad amarmi
Signore Gesรน,
come una piccola monetina
persa in qualche angolo,
come una recalcitrante o distratta
pecora fuori da ogni ovile,
come figlio un poโ ribelle,
forse ingrato, ma desideroso solo
di misurarsi con il mondo,
cosรฌ sono io:
a volte in un modo a volte in un altro,
ma sempre troppo lontano
da te e dal tuo amore.
E tu?
Tu sei lรฌ, sempre pronto a cercarmi,
a riportarmi a te,
ad attendermi per farmi rialzare
con la bellezza infinita
di un abbraccio libero e liberante.
Ti lodo, Signore della vita!
Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com
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