Il Vangelo del giorno, 8 Maggio 2019 – Gv 6, 35-40

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Il commento al Vengelo
del 8 Maggio 2019
su Gv 6, 35-40

III Settimana del Tempo di Pasqua
Anno III/C

Colore liturgico: BIANCO

  • Periodo: Mercoledรฌ
  • Il Santo di oggi:
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Acclamate Dio, voi tutti della terra
  • Letture del giorno: At 8, 1-8; Sal.65; Gv 6, 35-40
  • Calendario Liturgico di Maggio

Gv 6, 35-40
Dal Vangelo secondoย Giovanni

In quel tempo, disse Gesรน alla folla:
ยซIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร  fame e chi crede in me non avrร  sete, mai! Vi ho detto perรฒ che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciรฒ che il Padre mi dร , verrร  a me: colui che viene a me, io non lo caccerรฒ fuori, perchรฉ sono disceso dal cielo non per fare la mia volontร , ma la volontร  di colui che mi ha mandato.
E questa รจ la volontร  di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti รจ la volontร  del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterรฒ nell’ultimo giornoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

ma e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

Ne’ fame, ne’ sete…

โ€œTutto ciรฒ che il Padre mi dร , verrร  a me; colui che viene a me, non lo respingerรฒ…โ€. Il Signore, buon pastore, non puรฒ respingere le sue pecore che, disperse per i pascoli, sono richiamate ad entrare nell’unico ovile che protegge e rassicura… Il Signore, pane di vita, non puรฒ sottrarsi alla mensa alla quale accorriamo affamati… se anche siamo scomposti e maldestri, abbiamo in noi la grazia della fede, dono che sostiene la nostra preghiera, che ci fa comprendere che il Signore รจ seduto accanto a noi, per volontร  del Padre e per suo desiderio ardente.

Lo Spirito ci comunica queste veritร , ci conduce come Chiesa attraverso situazioni che non possono trovarci silenti e privi di bene: come vera famiglia radicata in Cristo siamo chiamati ad andare di paese in paese per diffondere la sua parola, a prostrarci cantando inni al Signore, ad esortare per vedere e lodare insieme il suo mirabile agire sugli uomini. Siamo eredi di una forza di amore e di donazione che ci rende vivi; โ€œDio ci ha salvati mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesรน Cristo, salvatore nostro, perchรฉ giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eternaโ€.

Tutto รจ divenuto prezioso per il dono che Cristo ha fatto di sรฉ, e tutto possiamo rendere prezioso se anche noi ci doniamo come carne che si consuma per nutrire la Chiesa. Vi fu grande gioia nell’ascoltare la voce dello Spirito e ancora oggi puรฒ esserci se rispondiamo ai richiami che ci invitano a superare il nostro limite, se, come i discepoli di un tempo, vediamo il Signore che colma il cuore di gioia. Dio Padre ci ha consegnato a Cristo che con il suo braccio legato al nostro, ci strattona nella corsa sulla pista della croce;… โ€œquesta รจ la volontร  di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giornoโ€.

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