Il Vangelo del giorno, 5 Luglio 2019 – Mt 9, 9-13

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Il commento al Vengelo del giorno
5 Luglio 2019
su Mt 9, 9-13

XIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Colore liturgico: VERDE

  • Periodo: Venerdรฌ
  • Il Santo di oggi: S. Antonio Maria Zaccaria โ€“ memoria facoltativa
  • Ritornello al Salmo Responsoriale:ย Rendete grazie al Signore, perchรฉ รจ buono
  • Letture del giorno: Gn 23, 1-4. 10. 19; 24, 1-8. 6; Sal.105; Mt 9, 9-13
  • Calendario Liturgico di Luglio

Mt 9, 9-13
Dal Vangelo secondoย Matteo

In quel tempo, Gesรน, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: ยซSeguimiยป. Ed egli si alzรฒ e lo seguรฌ.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesรน e con i suoi discepoli. Vedendo ciรฒ, i farisei dicevano ai suoi discepoli: ยซCome mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?ยป.
Udito questo, disse: ยซNon sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: โ€œMisericordia io voglio e non sacrificiโ€. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatoriยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.

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Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

“Seguimi!”

Si china sui malati il Signore Gesรน. Viene a chiamare a sรฉ i dispersi e i lontani affinchรฉ si formi un solo ovile sotto un solo pastore. La forza della sua voce non ha limiti, egli chiama chi vuole con toni imperativi per esprimere la sua signorรฌa sull’uomo e l’intensitร  dell’amore che gli vuole manifestare.

Oggi si accosta ad un pubblicano seduto al banco delle imposte. รˆ Matteo che racconta la sua chiamata con sorprendente semplicitร : Gesรน passando lo vide e gli disse: ยซSeguimiยป. Ed egli si alzรฒ e lo seguรฌ”. Sono tutti interessanti i particolari del racconto: c’รจ un uomo seduto, legato alla sua realtร  umana, al suo mestiere, probabilmente non apprezzato da molti; c’รจ Gesรน che passa e pone il suo sguardo su di lui.

รˆ, da quello che segue, uno sguardo di misericordia e di amore. Ci ricorda un episodio analogo quando, dopo il dialogo con il giovane ricco: “Gesรน, fissatolo, lo amรฒ”. รˆ una costante in Cristo: il suo sguardo รจ sempre espressione di compiacenza, di misericordia, di predilezione. Sembra quasi che egli voglia cosรฌ prima aprirsi un varco nel cuore dell’uomo per poi scandire il suo invito e fare la sua chiamata. Lo deduciamo dalla prontezza della risposta e anche dal convito festoso che segue.

Ci sono perรฒ i soliti guastafeste, gli scribi e i farisei, i quali chiusi nella loro visione purista ed elitaria, non vogliono comprendere che il Regno di Dio รจ aperto a tutti senza riserva alcuna. Matteo, protagonista del felice incontro, trae dalla sua storia motivi di insegnamenti perenni ed universali e raccoglie dalla bocca di Cristo la sua dichiarazione finale, che smentisce i contestatori e riapre i cuori di tutti alla festa senza fine: ยซNon sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.

Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatoriยป. Ecco finalmente la grande apertura di cui avevamo bisogno per comprendere appieno la missione di Cristo e la infinita misericordia del Padre. Cosรฌ รจ stata abbattuta la barriera del peccato, cosรฌ abbiamo potuto comprendere il valore e la gioia del perdono, gratuitamente offerto, perchรฉ redenti da Cristo.

Cosรฌ si รจ riaccesa la speranza anche per i piรน lontani, cosรฌ le porte del regno si sono riaperte per tutti. Per quei gesti di misericordia abbiamo visto e vediamo ogni giorno ritornare affaticati e logori tanti figli, che si erano allontanati dalla casa paterna; cosรฌ, come รจ avvenuto per Matteo, abbiamo scorto nella schiera dei chiamati tanti e tante provenienti da esperienze mondane di ogni genere e recuperati da quello sguardo di Cristo e sollecitati da quel “Seguimi”. Ci ha scelti dalla schiera dei malati e dei peccatori perchรฉ a nostra volta avessimo il cuore sempre aperto alla misericordia.

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