Il testo ed il commento al Vangelo del 31 maggio 2016 –ย Lc 1, 39-56 – IX Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
Nel video, la lettura ed il commento di Paolo Curtaz (voce di Enrico Henry Messina)
https://youtu.be/CKqePHFoNOY
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- Colore liturgico: bianco
Le nude domande del Vangelo.
Meditazioni proposte a Papa Francesco e alla Curia romana
Le letture del giorno: Sof 3, 14-18; Is 12; Lc 1, 39-56
Lc 1, 39-56
Dal Vangelo secondo Luca
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In quei giorni, Maria si alzรฒ e andรฒ in fretta verso la regione montuosa, in una cittร di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarรฌa, salutรฒ Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultรฒ nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamรฒ a gran voce: ยซBenedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto รจ giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciรฒ che il Signore le ha dettoยป.
Allora Maria disse:
ยซL’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perchรฉ ha guardato l’umiltร della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo รจ il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempreยป.
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornรฒ a casa sua.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commento al Vangelo di Lc 1, 39-56
Nel video qui sopra, il commento di Paolo Curtaz
Commento a cura dei Monaci Benedettini
[ads2]La visitazione della Beata Vergine Maria.
L'”Ave Maria”, la preghiera con cui salutiamo ed invochiamo la Vergine, iniziata dall’Angelo Gabriele, รจ oggi proseguita e completata da Elisabetta. La prescelta da Dio, per essere la madre del Signore, colei che concepirร il Figlio di Dio per opera dello Spirito Santo, ha saputo dal messo divino che anche Elisabetta, che tutti dicevano sterile, รจ ormai prossima alla maternitร . La Madre di Dio, che si era professata “la serva del Signore”, ora la vediamo salire in fretta, verso la montagna, per raggiungere la sua parente e diventare la sua serva. Splende l’umiltร di Maria, brilla di luce vera nel suo cuore purissimo l’amore del Signore; รจ piena di grazia, lo Spirito Santo รจ sceso su di lei, la potenza dell’Altissimo l’ha adombrata, ora sollecita e quasi ignara della sublime dignitร a cui Dio stesso l’ha innalzata, deve testimoniare lo stesso amore ad Elisabetta, deve prestare a lei quegli umili servizi di cui ogni mamma ha bisogno prima del parto.
Proprio da questa testimonianza รจ della completa disponibilitร di Maria, proprio nel dare gratuitamente amore, anche ciรฒ che รจ arcano, velato nel mistero e chiuso nel segreto del cuore, si svela in un incontro di due anime votate a Dio e illuminate dallo steso Spirito. Al saluto di Maria esulta il bambino nel grembo di Elisabetta. Lei, piena di Spirito Santo, riconosce nella giovane parente “la madre del Signore” e la proclama “benedetta fra tutte le donne” perchรฉ ha creduto alla parola del Signore. Esplode in un canto di lode e di ringraziamento la vergine Maria: canta e magnifica il Signore, esulta in Dio salvatore, perchรฉ ha posato il suo sguardo di compiacenza sulla sua povertร . Ora piรน nulla puรฒ nascondere Maria e la sua “beatitudine” dovrร essere proclamata nei secoli futuri. La misericordia divina sta per espandersi sul nostro mondo per tutti coloro che, con la stessa umiltร di Maria, accoglieranno i doni di Dio. L’incarnazione del Verbo viene a cancellare la superbia degli uomini e ad esaltare gli umili. La grande promessa di salvezza definitiva ed universale, scandita da Dio sin dal principio, ora si compie, sta per nascere nel grembo della vergine Maria. I motivi della gioia vengono lanciati da quel canto a tutta l’umanitร , l’esultanza di Maria si trasferisce alla Chiesa del suo Bambino, che ancora ogni giorno al calar del sole, con le stesse parole, con la stessa gioia canta il suo “Magnรฌficat”.
Abbiamo imparato da lei e ci verrร confermato da Cristo stesso che i privilegi divini non vengono dati per una personale esaltazione, ma per la gloria di Dio e per l’edificazione del nostro prossimo. Maria, la benedetta fra tutte le donne, la Madre del Signore, prima del suo Gesรน, insieme a lui, portato in grembo, sale la montagna per essere la serva di Elisabetta e la nostra serva, assumendo cosรฌ il suo ruolo di Madre della Chiesa, prima ancora che il suo Figlio, morente sulla croce, la proclamerร tale.

Le nude domande del Vangelo.