Commento al Vangelo del 27 aprile 2020 a cura dei Monaci Benedettini –
III Settimana del Tempo di Pasqua – Anno A
- Periodo: Lunedรฌ
- Il Santo di oggi: S. Zita; S. Liberale; B. Nicola Roland
- Ritornello al Salmo Responsoriale:ย Beato chi cammina nella legge del Signore
- Letture del giorno: At 6, 8-15; Sal.118; Gv 6, 22-29
- Calendario Liturgico di Aprile
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Come Stefanoโฆ
Il diacono Stefano รจ pieno di grazia e fa grandi prodigi e miracoli. Il popolo รจ colmo di ammirazione per lui e molti aderiscono alla fede in Cristo. I nemici, gli irriducibili nemici di Cristo e dei suoi seguaci, non resistono alla sua sapienza ispirata. Allora scatta in essi la malefica molla della gelosia, dellโorgoglio e della vendetta. Possiamo ben dire invece che la luce del Cristo risorto splende intensamente su questo santo discepolo, splende sulla Chiesa nascente che รจ sgorgata dal Redentore come sacramento universale di salvezza.
Ancora una volta per accusare il fedele diacono e poterlo condannare alla lapidazione, come hanno fatto con il Signore Gesรน, debbono ricorrere alla menzogna. Non sanno perรฒ nella loro cecitร , che sin dal martirio di Cristo in poi, tutti coloro che come Lui, offrono la vita per difendere la fede e la veritร danno ulteriore forza e nuova vitalitร alla comunitร dei credenti e piรน vigore a tutta la Chiesa. I persecutori ignorano la feconditร del martirio! โIl sangue dei martiri – diceva Tertulliano – รจ seme di nuovi cristianiโ.
Nella pericope evangelica ci รจ dato di vederne con evidenza gli effetti: una folla รจ alla ricerca di Gesรน e quasi lo insegue. Inizialmente anche per la meraviglia del grande miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ma poi perchรฉ sempre piรน affascinata da una dottrina nuova annunciata con autoritร . Il Signore infatti indica un modo piรน intimo e radicale per sfamarsi non soltanto nel corpo: โProcuratevi – egli afferma – non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darร โ. Il cibo che sazia lโanima e non perisce รจ la Parola di Dio incarnata nel Pane di vita: il nutrimento divino che consente, guidati e sorretti dalla fede, di compiere con tutte le forze e con tutta la vita, le opere di Dio. Eโ la via della nostra personale santificazione.
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ร lโinteriore illuminazione dello Spirito che ci garantisce la fedeltร alla nostra vocazione fino alla fine, fino al martirio, come ha saputo fare Santo Stefano e dopo di lui la schiera innumerevole dei martiri di tutti i tempi e di tutti coloro che hanno vissuto in modo eroico le virtรน cristiane.
AUTORE: Monaci Benedettini
FONTE: https://liturgia.silvestrini.org
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