XXIX Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
- Periodo: Martedรฌ
- Il Santo di oggi: S. Giovanni Paolo II; S. Abercio; S. Donato Scoto
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontร .
- Letture del giorno: Rm 5,12.15.17-19.20-21; Sal.39; Lc 12, 35-38
- Calendario Liturgico di Ottobre
Leggi il brano del Vangelo odierno
Lc 12, 35-38
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซSiate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร ancora svegli; in veritร io vi dico, si stringerร le vesti ai fianchi, li farร mettere a tavola e passerร a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโalba, li troverร cosรฌ, beati loro!ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Siate pronti!
Prima di addormentarci nel sonno della morte, rischiamo di cadere nel torpore della vita; ciรฒ ci accade quando ci lasciamo coinvolgere dagli eventi, sedurre dal tempo e acquietare dalle cose che ci circondano, incapaci di guardare oltre, per aver perso lo scopo ultimo della nostra vita. Diventiamo come viandanti che hanno smarrito la strada il cui incedere diventa vago e immotivato. “Siate pronti” ci risuono perciรฒ come una sveglia dal torpore e dall’immobilismo, ci ricorda di essere dei viandanti che continuamente debbono cercare la strada e fare il giusto rifornimento per non restare privi di indispensabili energie. Solo cosรฌ la vita acquista il suo vero significato: siamo in marcia verso una meta, sempre desti e pronti, camminiamo insieme, abbiamo la certezza che Qualcuno ci precede e ci indica la via.
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L’attesa e la fatica non sono vane perchรฉ il Signore ci attende per farci sedere al banchetto del cielo insieme ai suoi santi. Ci percorre il pensiero di tante giovani vite, prive di mรจta e di ideali, che soffocate dal nulla e dalla nausea, ricorrono ai falsi dรจi, fino a procurarsi la morte, prima dell’anima e poi del corpo. Forse non si รจ giunti in tempo a destarli dal torpore e innamorarli della vita!
