Commento al Vangelo del 22 aprile 2020 a cura dei Monaci Benedettini –
II Settimana del Tempo di Pasqua – Anno A
- Periodo: Mercoledรฌ
- Il Santo di oggi: S. Leonida; S. Gaio; B. Francesco Venimbeni
- Ritornello al Salmo Responsoriale:ย Il povero grida e il Signore lo ascolta
- Letture del giorno: At 5, 17-26; Sal.33; Gv 3, 16-21
- Calendario Liturgico di Aprile
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Perchรฉ chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Leggiamo oggi dal Vangelo di Giovanni ancora una parte dell’incontro di Gesรน con Nicodemo. “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”. Il progetto di Dio รจ uno solo: amarci per salvarci, attraverso il sacrificio della croce del suo Figlio Unigenito. Con totale gratuitร Dio ha mostrato al mondo sino a che punto lo ami. L’apostolo Paolo, consapevole di ciรฒ, esclama: “siamo stati comprati a caro prezzo”. Ora l’affermazione, che tutto ciรฒ avviene affinchรฉ “chiunque crede in lui abbia la vita eterna”, suggerisce all’evangelista alcune considerazioni circa il ruolo di Cristo.
Egli ci rivela l’amore del Padre per il mondo, quindi รจ venuto per salvare e non per condannare. Cristo รจ il riflesso della luce del Padre, come diciamo nella nostra professione di fede: “Luce da luce”. Tutti questi titoli, dati a Gesรน, manifestano l’amore di Dio per l’umanitร . Tale amore รจ detto in greco agape, e indica quell’amore col quale si vuole bene a una persona per se stessa, non per l’interesse che se ne puรฒ trarre. Nell’atto di fede in Gesรน, il Figlio, si realizza in noi il giudizio ultimo: chi crede sinceramente a ciรฒ che Gesรน dice, ha giร accesso alla vita divina, che il Padre ci comunica mediante il Figlio. Chi non crede invece, va verso la condanna eterna. Di fronte alla rivelazione del Figlio, ciascuna persona รจ posta nella libertร di scegliere la sua definitiva destinazione.
Alle opere malvagie di chi ha preferito le tenebre alla luce, si contrappongono le opere di chi si รจ lasciato illuminare dalla luce. Costoro “รฒperano la veritร ” cioรจ agiscono secondo la rivelazione accolta, e cosรฌ si manifesta anche esteriormente che in essi opera Dio medesimo. Grande luce gettano queste parole sul mistero della salvezza. Tale mistero si compie nel segreto rapporto tra Dio e l’uomo.
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