Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
21 Febbraio 2017 – Mc 9, 30-37
VII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
- Colore liturgico: Verde
- Periodo: Martedรฌ
- Il Santo di oggi: S. Pier Damiani (mf); B. Maria Enrica Dominici
- Affida al Signore la tua vita.
- Letture del giorno: Sir 2, 1-13; Sal 36; Mc 9, 30-37
Mc 9, 30-37
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesรน e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: ยซIl Figlio dellโuomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerร ยป. Essi perรฒ non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafร rnao. Quando fu in casa, chiese loro: ยซDi che cosa stavate discutendo per la strada?ยป. Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grande. Sedutosi, chiamรฒ i Dodici e disse loro: ยซSe uno vuole essere il primo, sia lโultimo di tutti e il servitore di tuttiยป.
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: ยซChi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป.
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C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno – Mc 9, 30-37
Commento a cura dei Monaci Benedettini
Per essere i โprimiโ.
Per comprendere la bontร infinita di Dio e gli abissi della nostra miseria bisogna porre doverosa attenzione ai violenti contrasti di cui noi essere umani siamo spesso protagonisti: nel vangelo di oggi, mentre Gesรน parla della sua prossima passione e morte, gli apostoli sโimmergono in unโassurda discussione su chi di loro dovrร essere il primo e il piรน grande.
Sin dal principio sono state proprio le manie di grandezza e la voglia sfrenata di primeggiare a causarci i grandi guai. Per questo ci siamo ribellati a Dio, per la stessa ragione abbiamo perpetrato violenze e sono ancora quelle a creare nel nostro mondo i mali peggiori. Come รจ diversa la visione che Gesรน ci prospetta! Egli dice ai suoi e ripete a ciascuno di noi: ยซSe uno vuol essere il primo, sia lโultimo di tutti e il servo di tuttiยป.
Poi prende un bambino, lo abbraccia affettuosamente e completa la sua sentenza: ยซChi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป. Con quel gesto e con quelle parole vuole ricordare che occorrono purezza e semplicitร di cuore per entrare nel regno di Dio e diventare accoglienti e praticanti della sua parola.
Dirร in un’altra occasione che solo i piccoli vi trovano accesso. In un altro momento solenne, in una cena di addio, il Maestro e Signore si prostrerร come uno schiavo ai piedi dei suoi discepoli per lavare loro i piedi e concluderร quella cerimonia dicendo: ยซSapete ciรฒ che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perchรฉ lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.
Vi ho dato infatti lโesempio, perchรฉ come ho fatto io, facciate anche voiยป. ร davvero sconvolgente la proposta di Cristo e se non fosse stata confermata con lo splendido esempio da lui stesso offertoci, potrebbe sembrare assurdo rispetto al giudizio corrente del mondo.
ร ancora difficile convincerci e convincere che la via della vera grandezza debba necessariamente passare per la via dellโumiltร . Anche il vangelo di oggi si conclude dicendoci: ยซSe uno vuol essere il primo, sia lโultimo di tutti e il servo di tuttiยป. Ciรฒ vale per ogni cristiano, ma รจ unโesigenza inderogabile per tutti i ministri di Cristo.

