Il commento al Vengelo
del 19 Aprile 2019
su Gv 18, 1 -19, 42
VENERDI SANTO โ PASSIONE DEL SIGNORE
Anno III/C
Colore liturgico: ROSSO
- Periodo: Venerdรฌ
- Il Santo di oggi:
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito
- Letture del giorno: Is 52, 13 – 53, 12; Sal.30; Eb 4, 14-16; 5, 7-9; Gv 18, 1 -19, 42
- Calendario Liturgico di Aprile
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Gv 18, 1 -19, 42
Dal Vangelo secondoย Giovanni
Passione di nostro Signore Gesรน Cristo secondo Giovanni
– Catturarono Gesรน e lo legarono
In quel tempo, Gesรน uscรฌ con i suoi discepoli al di lร del torrente Cรจdron, dove c’era un giardino, nel quale entrรฒ con i suoi discepoli. Anche Giuda, il traditore, conosceva quel luogo, perchรฉ Gesรน spesso si era trovato lร con i suoi discepoli. Giuda dunque vi andรฒ, dopo aver preso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi dei sacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi. Gesรน allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: ยซChi cercate?ยป. Gli risposero: ยซGesรน, il Nazarenoยป. Disse loro Gesรน: ยซSono io!ยป. Vi era con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse loro ยซSono ioยป, indietreggiarono e caddero a terra. Domandรฒ loro di nuovo: ยซChi cercate?ยป. Risposero: ยซGesรน, il Nazarenoยป. Gesรน replicรฒ: ยซVi ho detto: sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadanoยป, perchรฉ si compisse la parola che egli aveva detto: ยซNon ho perduto nessuno di quelli che mi hai datoยป. Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpรฌ il servo del sommo sacerdote e gli tagliรฒ l’orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. Gesรน allora disse a Pietro: ยซRimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrรฒ berlo?ยป.
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– Lo condussero prima da Anna
Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, catturarono Gesรน, lo legarono e lo condussero prima da Anna: egli infatti era suocero di Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno. Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: ยซร conveniente che un solo uomo muoia per il popoloยป.
Intanto Simon Pietro seguiva Gesรน insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrรฒ con Gesรน nel cortile del sommo sacerdote. Pietro invece si fermรฒ fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornรฒ fuori, parlรฒ alla portinaia e fece entrare Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: ยซNon sei anche tu uno dei discepoli di quest’uomo?ยป. Egli rispose: ยซNon lo sonoยป. Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perchรฉ faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.
Il sommo sacerdote, dunque, interrogรฒ Gesรน riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento. Gesรน gli rispose: ยซIo ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. Perchรฉ interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciรฒ che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho dettoยป. Appena detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesรน, dicendo: ยซCosรฌ rispondi al sommo sacerdote?ยป. Gli rispose Gesรน: ยซSe ho parlato male, dimostrami dov’รจ il male. Ma se ho parlato bene, perchรฉ mi percuoti?ยป. Allora Anna lo mandรฒ, con le mani legate, a Caifa, il sommo sacerdote.
– Non sei anche tu uno dei suoi discepoli? Non lo sono!
Intanto Simon Pietro stava lรฌ a scaldarsi. Gli dissero: ยซNon sei anche tu uno dei suoi discepoli?ยป. Egli lo negรฒ e disse: ยซNon lo sonoยป. Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: ยซNon ti ho forse visto con lui nel giardino?ยป. Pietro negรฒ di nuovo, e subito un gallo cantรฒ.
– Il mio regno non รจ di questo mondo
Condussero poi Gesรน dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l’alba ed essi non vollero entrare nel pretorio, per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua. Pilato dunque uscรฌ verso di loro e domandรฒ: ยซChe accusa portate contro quest’uomo?ยป. Gli risposero: ยซSe costui non fosse un malfattore, non te l’avremmo consegnatoยป. Allora Pilato disse loro: ยซPrendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra Legge!ยป. Gli risposero i Giudei: ยซA noi non รจ consentito mettere a morte nessunoยป. Cosรฌ si compivano le parole che Gesรน aveva detto, indicando di quale morte doveva morire.
Pilato allora rientrรฒ nel pretorio, fece chiamare Gesรน e gli disse: ยซSei tu il re dei Giudei?ยป. Gesรน rispose: ยซDici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?ยป. Pilato disse: ยซSono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?ยป. Rispose Gesรน: ยซIl mio regno non รจ di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non รจ di quaggiรนยป. Allora Pilato gli disse: ยซDunque tu sei re?ยป. Rispose Gesรน: ยซTu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla veritร . Chiunque รจ dalla veritร , ascolta la mia voceยป. Gli dice Pilato: ยซChe cos’รจ la veritร ?ยป.
E, detto questo, uscรฌ di nuovo verso i Giudei e disse loro: ยซIo non trovo in lui colpa alcuna. Vi รจ tra voi l’usanza che, in occasione della Pasqua, io rimetta uno in libertร per voi: volete dunque che io rimetta in libertร per voi il re dei Giudei?ยป. Allora essi gridarono di nuovo: ยซNon costui, ma Barabba!ยป. Barabba era un brigante.
– Salve, re dei Giudei!
Allora Pilato fece prendere Gesรน e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora. Poi gli si avvicinavano e dicevano: ยซSalve, re dei Giudei!ยป. E gli davano schiaffi.
Pilato uscรฌ fuori di nuovo e disse loro: ยซEcco, io ve lo conduco fuori, perchรฉ sappiate che non trovo in lui colpa alcunaยป. Allora Gesรน uscรฌ, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: ยซEcco l’uomo!ยป.
Come lo videro, i capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: ยซCrocifiggilo! Crocifiggilo!ยป. Disse loro Pilato: ยซPrendetelo voi e crocifiggetelo; io in lui non trovo colpaยป. Gli risposero i Giudei: ยซNoi abbiamo una Legge e secondo la Legge deve morire, perchรฉ si รจ fatto Figlio di Dioยป.
All’udire queste parole, Pilato ebbe ancor piรน paura. Entrรฒ di nuovo nel pretorio e disse a Gesรน: ยซDi dove sei tu?ยป. Ma Gesรน non gli diede risposta. Gli disse allora Pilato: ยซNon mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertร e il potere di metterti in croce?ยป. Gli rispose Gesรน: ยซTu non avresti alcun potere su di me, se ciรฒ non ti fosse stato dato dall’alto. Per questo chi mi ha consegnato a te ha un peccato piรน grandeยป.
– Via! Via! Crocifiggilo!
Da quel momento Pilato cercava di metterlo in libertร . Ma i Giudei gridarono: ยซSe liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque si fa re si mette contro Cesareยป. Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesรน e sedette in tribunale, nel luogo chiamato Litรฒstroto, in ebraico Gabbatร . Era la Parascรจve della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: ยซEcco il vostro re!ยป. Ma quelli gridarono: ยซVia! Via! Crocifiggilo!ยป. Disse loro Pilato: ยซMetterรฒ in croce il vostro re?ยป. Risposero i capi dei sacerdoti: ยซNon abbiamo altro re che Cesareยป. Allora lo consegnรฒ loro perchรฉ fosse crocifisso.
– Lo crocifissero e con lui altri due
Essi presero Gesรน ed egli, portando la croce, si avviรฒ verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gรฒlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesรน in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: ยซGesรน il Nazareno, il re dei Giudeiยป. Molti Giudei lessero questa iscrizione, perchรฉ il luogo dove Gesรน fu crocifisso era vicino alla cittร ; era scritta in ebraico, in latino e in greco. I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: ยซNon scrivere: “Il re dei Giudei”, ma: “Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei”ยป. Rispose Pilato: ยซQuel che ho scritto, ho scrittoยป.
– Si sono divisi tra loro le mie vesti
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesรน, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato โ, e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciรฒ dissero tra loro: ยซNon stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi toccaยป. Cosรฌ si compiva la Scrittura, che dice: ยซSi sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorteยป. E i soldati fecero cosรฌ.
– Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!
Stavano presso la croce di Gesรน sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clรจopa e Maria di Mร gdala. Gesรน allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: ยซDonna, ecco tuo figlio!ยป. Poi disse al discepolo: ยซEcco tua madre!ยป. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sรฉ.
Dopo questo, Gesรน, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinchรฉ si compisse la Scrittura, disse: ยซHo seteยป. Vi era lรฌ un vaso pieno di aceto; posero perciรฒ una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesรน disse: ยซร compiuto!ยป. E, chinato il capo, consegnรฒ lo spirito.
(Qui si genuflette e di fa una breve pausa)
– E subito ne uscรฌ sangue e acqua
Era il giorno della Parascรจve e i Giudei, perchรฉ i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato โ, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti perรฒ da Gesรน, vedendo che era giร morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpรฌ il fianco, e subito ne uscรฌ sangue e acqua. Chi ha visto ne dร testimonianza e la sua testimonianza รจ vera; egli sa che dice il vero, perchรฉ anche voi crediate. Questo infatti avvenne perchรฉ si compisse la Scrittura: ยซNon gli sarร spezzato alcun ossoยป. E un altro passo della Scrittura dice ancora: ยซVolgeranno lo sguardo a colui che hanno trafittoยป.
– Presero il corpo di Gesรน e lo avvolsero con teli insieme ad aromi
Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatรจa, che era discepolo di Gesรน, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesรน. Pilato lo concesse. Allora egli andรฒ e prese il corpo di Gesรน. Vi andรฒ anche Nicodรจmo – quello che in precedenza era andato da lui di notte – e portรฒ circa trenta chili di una mistura di mirra e di รกloe. Essi presero allora il corpo di Gesรน e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Lร dunque, poichรฉ era il giorno della Parascรจve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesรน.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
Ci ha amato patendo.
“Oggi la Chiesa celebra la Santissima Passione; lo sguardo s’innalza al Crocifisso. C’รจ bisogno di spazi e di silenzio per contemplare e bene fare la meditazione della Passione in comunitร , ma necessita prima di vivere una contemplazione personale, intima, nella propria casa e nel proprio cuore, perchรฉ l’anima l’ami e viva intensamente anche quella comunitaria. I dolori inenarrabili del Cristo, l’uomo non potrร mai conoscerli in tutta la sua essenza. Ma la sua meditazione ci aiuterร ad aver maggior conoscenza. Se non si meditano i Santi Dolori, la Santissima Passione, non si conosce Gesรน Cristo. Dalla croce cercavo consolatori; ancor oggi ne sono alla ricerca. Noi, confortando Cristo, ci facciamo angeli che giungono ai tanti crocifissi, che sulla terra penano e attendono la carezza, il bacio, l’abbraccio. Quanto l’amore aiuta a portare tanto peso, quanta forza dร alla croce! La Chiesa guarda alla Risurrezione e fa bene: essa รจ il fulcro, il fine ultimo, di cui la Passione ne porta il frutto. Ma se non c’รจ accoglienza della Croce, se non c’รจ meditazione e partecipazione ai dolori non c’รจ Risurrezione. La Passione รจ il prezzo con cui Gesรน ha pagato il nostro riscatto. “Passione” perchรฉ รจ l’estremo della intensitร del sentimento con cui egli ha vissuto il dolore. Ci ha amato patendo. Ci ha riscattati nell’ardore di un dolore estremo.
ร un onore, un vanto, soffrire con Cristo.
Il racconto della Passione di Gesรน Cristo, costituisce, anche da punto di vista cronologico, il primo nucleo della predicazione apostolica, il punto fondamentale della proclamazione della fede della Chiesa. Nella liturgia di oggi, la proclamazione della passione assume una importanza centrale: il valore della parola, come segno sacramentale della presenza attuale del Cristo, prende grande evidenza e polarizza a sรฉ tutta la celebrazione di oggi. Sulla croce il Cristo realizza la suprema manifestazione del nome di Dio: Agape. Il poema descrive la sofferenza Salvatrice e gloriosa del servo di Jahvรฉ. Il suo dolore รจ un mistero. Il suo dolore perรฒ rivela non il suo proprio peccato – egli รจ innocente – ma il peccato del popolo. Il servo accetta questo piano di Dio, consapevole che lo condurrร alla morte e ad una sepoltura. Cristo รจ il servo di Jahve, รจ lui che si consegna alla morte per il popolo. La risurrezione costituisce la sua esaltazione.
La chiesa oggi non celebra l’Eucaristia, ma invita i fedeli a rivivere nel silenzio adorante e nel modo piรน intenso possibile il mistero della morte di Cristo, la sua assurda condanna, l’atroce passione e la sua ignominiosa morte sul patibolo. E’ cosรฌ che potremmo trarne la piรน logica ed impegnativa conclusione: noi responsabili in prima persona di quella morte con i nostri peccati re e Dio immenso nell’amore! L’adorazione che poi segue nell’altare della riposizione assume per tutti le caratteristiche della doverosa riparazione e della migliore gratitudine. Le chiese spoglie e disadorne ci aiutano ulteriormente a comprendere da una parte la gravitร della tragedia che si sta consumando nel mondo e dall’altra l’attesa di un evento risolutivo che giร intravediamo nella fede e nella speranza ed รจ il mattino di Pasqua.
Lo vediamo come il servo: su di lui pesano le nostre colpe, ma dalla sua umiliazione viene il nostro riscatto. Dalle piaghe di Gesรน sono risanati tutti gli uomini. Oggi รจ il giorno della immensa fiducia: Cristo ha conosciuto la sofferenza, da lui riceviamo misericordia e in lui troviamo grazia. E la imploriamo per tutti gli uomini nella preghiera universale. Oggi รจ il giorno della solenne adorazione della croce: lo strumento del patรฌbolo รจ diventato il termine dell’adorazione da che vi fu appeso il Salvatore del mondo. Siamo sempre sotto la croce. Non c’รจ momento, non c’รจ situazione dove non entri la croce a liberare e a salvare. Infatti essa si manifesta in noi ogni giorno, se siamo discepoli fedeli del Signore. Non chiediamogli tanto di discendere dalla croce, quanto di avere la forza di restarci con lui, nella speranza della risurrezione.
