XXXII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
- Periodo: Venerdรฌ
- Il Santo di oggi: S. Alberto Magno (mf); S. Leopoldo il Pio; S. Sรฌdonio
- Ritornello al Salmo Responsoriale: I cieli narrano la gloria di Dio.
- Letture del giorno: Sap 13, 1-9; Sal.18; Lc 17, 26-37
- Calendario Liturgico di Novembre
Leggi il brano del Vangelo odierno
Lc 17, 26-37
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซCome avvenne nei giorni di Noรจ, cosรฌ sarร nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noรจ entrรฒ nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscรฌ da Sรฒdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Cosรฌ accadrร nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterร .
In quel giorno, chi si troverร sulla terrazza e avrร lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; cosรฌ, chi si troverร nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherร di salvare la propria vita, la perderร ; ma chi la perderร , la manterrร viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrร portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrร portata via e l’altra lasciataยป.
Allora gli chiesero: ยซDove, Signore?ยป. Ed egli disse loro: ยซDove sarร il cadavere, lรฌ si raduneranno insieme anche gli avvoltoiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.
Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini
“Dove, Signore?”
ร un linguaggio apocalittico quello che ci propone oggi la liturgia della Parola nel brano di Vangelo di Luca. Realtร umane ed escatologiche s’intrecciano. Sul nostro mondo sta per essere irrorato l’amore misericordioso del Padre, con l’immolazione del Figlio suo Gesรน Cristo. Egli dice che sarร un fuoco che si accende ed arde sul mondo. Vuole dirci che, per assurdo, dinanzi all’evento centrale della storia, c’รจ ancora la possibilitร di una incomprensibile indifferenza da parte degli uomini.
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Giร era accaduto qualcosa di simile in passato: le grandi teofanie da una parte e le imperdonabili disattenzioni degli uomini dall’altra. Ora la teofania รจ diventata presenza viva del Figlio di Dio. La sua incarnazione e la sua immolazione significheranno la redenzione universale dell’intera umanitร ; รจ la suprema manifestazione del Cristo, la piรน grande teofania della storia. Nessuno perรฒ potrร piรน sfuggire agli influssi divini della sua infinita misericordia.
Quell’amore senza limiti รจ destinato a scandire l’ultima inevitabile selezione: o salvati e redenti per quel sacrificio e per la libera e gioiosa adesione personale a Cristo o irrimediabilmente condannati per un colpevole definitivo rifiuto. Cosรฌ si diventa “cadaveri”, dilaniati dagli avvoltoi. In questo contesto leggiamo la sua sentenza: “Chi cercherร di salvare la propria vita la perderร , chi invece la perde la salverร ”.
Salvare la propria vita nel concetto umano piรน immediato, significa reclamare ancora la propria libertร , esimersi dall’influsso divino, spendere la vita in completa autonomia. Perderla per Cristo significa quella umile sottomissione che ci fa godere dei frutti della redenzione e ci assimila a Cristo, che ci conferisce una piรน sublime somiglianza a sรฉ e al nostro Creatore e Padre.
Purtroppo siamo ancora spesso vittime di quella primordiale tentazione che ci insinua che la personale libertร รจ l’apice dell’auto realizzazione per l’uomo. Noi credenti preferiamo invece di ridare a Dio il primato che gli spetta, consapevoli che questa รจ la via che ci consente la nostra piena realizzazione.
