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Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
14 Novembre 2016 – Lc 18, 35-43
XXXIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
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- Pubblicitร -
- Colore liturgico: Verde
- Periodo: Prima settimana del Salterio
- Lunedรฌ – 33.a Tempo Ordinario
- Il Santo di oggi: S. Giocondo vescovo
- Al vincitore darรฒ da mangiare dallโalbero della vita
- Letture del giorno: Ap 1, 1-4; 2, 1-5; Sal 1; Lc 18, 35-43
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Lc 18, 35-43
Dal Vangelo secondo Luca
Mentre Gesรน si avvicinava a Gรจrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandรฒ che cosa accadesse. Gli annunciarono: ยซPassa Gesรน, il Nazareno!ยป.
Allora gridรฒ dicendo: ยซGesรน, figlio di Davide, abbi pietร di me!ยป. Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perchรฉ tacesse; ma egli gridava ancora piรน forte: ยซFiglio di Davide, abbi pietร di me!ยป.
Gesรน allora si fermรฒ e ordinรฒ che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandรฒ: ยซChe cosa vuoi che io faccia per te?ยป. Egli rispose: ยซSignore, che io veda di nuovo!ยป. E Gesรน gli disse: ยซAbbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvatoยป.
Subito ci vide di nuovo e cominciรฒ a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commento al Vangelo del giorno – Lc 18, 35-43
Commento a cura di Paolo Curtaz
“Passa Gesรน Nazareno”: qualcuno ce lo ha detto, una volta nella vita, qualcuno ci ha testimoniato che il Maestro, a noi sconosciuto, ci passava accanto. Questo รจ il compito dei discepoli: dire ai tanti che mendicano luce che passa l’origine stessa della luce, il Figlio di Dio unigenito, dire ai fratelli che incontreremo lungo la settimana: “Dio ti passa accanto e ti guarisce dentro, se vuoi”. Il cieco di Gerico รจ l’icona forte della condizione dell’uomo che anela alla veritร , dell’uomo che non si accontenta di mendicare come tanti – troppi? – ancora fanno.
Il grido di chi soffre รจ un grido di attenzione, di elemosina, svuotato di ogni arroganza, il grido di chi ha misurato il proprio limite, di chi รจ cosciente della propria insostenibile povertร . E’ una tappa essenziale del cammino di fede, quella della scoperta del proprio limite. Anzi รจ una tappa che molti rifiutano e che il nostro mondo tende ad allontanare, molti sperimentano come un’umiliazione il riconoscere di non avere in noi la risposta alle tante domande che la vita pone.
Molti, come fanno gli zelanti concittadini del cieco, vengono sgridati, ridotti al silenzio. Bisogna accontentarsi, non pensare, ma il cieco insiste, grida piรน forte, e viene esaudito: Gesรน si ferma e con cortesia lo guarisce, gli ridona luce…
Il cieco รจ davvero l’immagine efficace del cercatore di Dio: una volta recuperata la vista diventa discepolo – segue Gesรน – e loda Dio. Molte volte, amici che da adulti si sono avvicinati alla fede, magari cambiando radicalmente la loro vita, mi descrivono la conversione dicendo che รจ come abitare in una stanza buia: ti ci abitui, impari a camminarci dentro, a riconoscere gli ostacoli, poi d’improvviso, qualcuno apre le imposte e la luce invade la stanza…
Sรฌ, la fede, รจ davvero acquistare una luce diversa, un aprire lo sguardo interiore, come il cieco di Gerico…seguiamo il Signore e diamogli lode con la nostra vita perchรฉ tutti si stupiscano delle grandi opere che il Signore compie in noi!
Signore, figlio di Davide, abbi pietร di noi!

