Il Vangelo del Giorno, 14 dicembre 2017 – Mt 11, 11-15

Il testo ed il commento al Vangelo
del 14 dicembre 2017 su Mt 11, 11-15

II Settimana del Tempo di Avvento – Anno B

  • Colore liturgico: Viola
  • Periodo: Giovedì
  • Il Santo di oggi: S. Giovanni della Croce (m); S. Venanzio Fortunato; S. Pompeo
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore è misericordioso e grande nell’amore.
  • Letture del giorno: Is 41, 13-20; Sal.144; Mt 11, 11-15
  • Calendario Liturgico di Dicembre

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 11, 11-15
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire.
Chi ha orecchi, ascolti!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno a cura dei Monaci Benedettini

Chi ha orecchi, ascolti!

Missione di Giovanni è proclamare finito il tempo dell’attesa e iniziato il tempo di una storia «nuova», fatta da uomini «nuovi», rinnovati nello Spirito di Cristo. Questa storia nuova fluisce naturalmente da quella antica e ne è la continuazione, ma con un salto di qualità che è rappresentato dal mistero pasquale di Cristo, in cui ogni credente è inserito in maniera vitale. La grandezza del Battista, con la potenza austera ed eroica della sua personalità, viene esaltata da Gesù con parole ammirate.

Eppure Giovanni non appartiene ancora al regno di Dio ma al tempo di preparazione dell’Antico Testamento («i Profeti e la Legge») che con lui ha ormai esaurito la sua funzione storica. Nella prima lettura il profeta incoraggia gli esuli sfiduciati moltiplicando le descrizioni della potenza di Dio e della sua misericordia verso Israele: è il Signore che dà la salvezza, è lui il redentore del popolo. La liberazione suona in queste parole: Io sono il Signore tuo Dio che ti tengo per la destra. Misura la tua fede, tu che vivi in un mondo in cui neppure il sole e la pioggia e il perenne miracolo delle messi hanno più linguaggio per esclamare che la mano del Signore ha fatto ciò.

Per Isaia la storia ha un significato, perché qualcuno sa dove essa va. Cristiano o ateo, l’uomo moderno ha la pretesa di condurre lui stesso la storia a buon fine con il suo lavoro. Ma il cristiano, a differenza dell’ateo, sa di realizzare così il piano di Dio sulla storia. Il salmo 144 è una lode alla magnificenza e liberalità del Signore. Il salmista scioglie un inno di lode al Signore per celebrarne la regalità, la grandezza, le meraviglie, i prodigi, la potenza, ecc. Si ha la sensazione che, nella piena dei sentimenti, le parole non gli bastino e enumerare e ordinare i motivi che fanno ressa nel suo cuore.

Invochiamo la pazienza misericordiosa di Dio che rinnova continuamente la nostra vita in Cristo Gesù Nostro Signore.

Read more

Local News