Il Vangelo del Giorno, 13 Maggio 2018 – Mc 16, 15-20

Il commento al Vengelo del
13 Maggio 2018 su Mc 16, 15-20

Settima settimana del Tempo di Pasqua – Anno II/B – ASCENSIONE DEL SIGNORE

  • Colore liturgico: Bianco
  • Periodo: Domenica
  • Il Santo di oggi: ASCENSIONE DEL SIGNORE
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Ascende il Signore tra canti di gioia
  • Letture del giorno: At 1, 1-11; Sal.46; Ef 4, 1-13; Mc 16, 15-20
  • Calendario Liturgico di Maggio
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
VII DOMENICA DI PASQUA – ASCENSIONE DEL SIGNORE – ANNO B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 13 Maggio 2018 anche qui.

Mc 16, 15-20
Dal Vangelo secondo Marco

15E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». 19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 13 – 19 Maggio 2018
  • Tempo di Pasqua VII
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Gesù è assunto in cielo e siede alla destra di Dio.

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La conclusione del Vangelo, san Marco parla dell’Ascensione di Gesù al cielo. Il dato storico è però connotato precisamente come tempo, luogo e modalità. Il luogo è la Galilea; non è Gerusalemme – il luogo dove si manifesterà la Chiesa. Gesù appare ai suoi discepoli proprio da quei luoghi da dove era partito, là, da dove li aveva chiamati.

È l’intervento di Dio nella storia; non solo in quella ufficiale che si svolge nei ricchi palazzi del potere. È la storia nel quotidiano; Dio agisce nella nostra vita personale per trasformarla. Il luogo ci dice allora che Dio è presente e l’Ascensione di Gesù è segno di una presenza, non di una assenza. L’Ascensione è poi inserita nel contesto e nei tempi delle apparizioni pasquali.

Siamo quindi nel Mistero pasquale. L’irruzione di Dio nella nostra quotidianità è nella celebrazione del Mistero Pasquale. È questo che dà forza a questa presenza: la Pasqua di Cristo. Non è solo celebrazione liturgica ma la celebrazione nella nostra vita. Il tempo allora specifica la qualità di questa trasformazione nella Pasqua. Le parole di Gesù ci dicono come sarà presente ancora oggi. Alla celebrazione del Mistero pasquale partecipa il mistero di salvezza della Chiesa. La Chiesa rende presente e vivo Gesù in mezzo a noi.

I Sacramenti e la Parola di Dio sono la possibilità concreta di renderci partecipi di questo Mistero di amore. La Chiesa è però anche un’entità capace di offrirci Gesù nella liturgia, nelle sue opera di sollecitudine sociale e nel servizio che essa sempre offre, con generosità, verso i più bisognosi. L’Ascensione ci richiama questa presenza che deve essere reale e concreta con il nostro contributo.

Gesù è presente tra noi se saremo capaci a renderlo manifesto con la nostra opera.

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