Il testo ed il commento al Vangelo del 14 maggio 2016 – Gv 15, 9-17 – VII Settimana del Tempo di Pasqua.
https://youtu.be/oYKhifnH4A0
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- Colore liturgico: rosso
Le letture del giorno: At 1, 15-17. 20-26; Sal 112; Gv 15, 9-17
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Gv 15, 9-17
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซCome il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perchรฉ la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciรฒ che io vi comando. Non vi chiamo piรน servi, perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perchรฉ tutto ciรฒ che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchรฉ andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perchรฉ tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altriยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commento al Vangelo di Gv 15, 9-17
Commento a cura dei Monaci Benedettini
[ads2]Chi ci ama veramente?
ร molto bello e significativo che il giorno della festa di un Apostolo, oggi San Mattia, la liturgia ci faccia riascoltare le parole di Gesรน: “Come il Padre ha amato me, cosรฌ anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore”. ร l’ennesima dichiarazione esplicita da parte di Gesรน per uno dei suoi prediletti. Quell’amore che non ha limiti nรจ confini, tocca gli accenti piรน elevati ed intensi quando il Maestro divino si rivolge a coloro che egli stesso ha prescelto e chiamato all’intimitร della sua vita.
ร un amore della stessa natura e della stessa intensitร di quello che unisce nella perfezione divina il Padre al Figlio; รจ un amore che รจ la terza persona della Trinitร , lo Spirito Santo. I destinatari privilegiati di oggi siamo noi Sacerdoti, noi, in cui Egli ha riposto la sua fiducia per essere i primi testimoni, che debbono doverosamente incarnare in tutta la persona, quella stessa di Cristo. Ha chiesto a Mattia, a tutti i suoi discepoli, a tutti noi, di rimanere nel suo amore; questa รจ la condizione indispensabile per essere come lui e poter agire fedelmente in sua vece. Ci ha scelti e consacrati per renderci capaci di consacrare, benedire, assolvere, educare e testimoniare la fede.
Ci ha chiesto di diventare pane per tutti, di essere disposti a versare il nostro sangue, ad essere disponibili a fare di tutta la nostra vita una sacra celebrazione, una eucaristia continua. Il memoriale di Cristo infatti si perpetua e si attualizza nei suoi sacerdoti e per mezzo loro e con loro in tutti i fedeli. Sono essi perciรฒ che debbono brillare come lampade poste sul lucerniere, sono essi che hanno, per divina disposizione, il compito di guidare, orientare, sostenere, amare tutti incondizionatamente. Per questo il Signore Gesรน ha riversato amore particolare su ciascuno di essi, perchรฉ a loro volta siano capaci di spargere amore nel mondo, nel cuore di ogni uomo.
La sublimitร della missione la si comprende solo vivendola giorno dopo giorno, messa dopo messa. Sentirsi come Cristo non รจ quindi un privilegio di cui vantarsi, ma una missione da compiere in un atteggiamento di profonda umiltร , in una vera prostrazione, sempre pronti a lavare i piedi e a detergere ogni lacrima, ogni miseria, con l’acqua salutare e salvifica che incessantemente sgorga dal costato di Cristo. Rimanere nell’amore di Cristo allora significa comprendere la predilezione di cui indegnamente siamo stati fatto degni, significa sentire l’urgenza della testimonianza, significa soprattutto una intimitร indissolubile di comunione con Lui, che ci consenta di somigliargli nel modo migliore possibile. Dobbiamo essere rigenerati dalla Madre di Dio, solo lei, piena di Spirito Santo, puรฒ plasmarci ad immagine del suo Figlio. Solo con lei possiamo, a nostra volta, generare Cristo sui nostri altari.
ร sempre lei la Madre, รจ suo per sempre il compito di dare alla luce il suo Figlio per noi. Solo lei puรฒ colmare il nostro cuore dai probabili vuoti, derivanti dalla nostra condizione. Sola la Vergine puรฒ essere la nostra Madre e la nostra Sposa. Con lei abbiamo la certezza di poter rimanere nell’amore di Cristo e saper spargere amore come Cristo.

