Il Vangelo del giorno, 13 Aprile 2019 – Gv 11, 45-56

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Il commento al Vengelo
del 13 Aprile 2019
su Gv 11, 45-56

Sabato della V settimana di Quaresima
Anno III/C

Colore liturgico: VIOLA

  • Periodo: Sabato
  • Il Santo di oggi:
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge
  • Letture del giorno: Ez 37, 21-28; Sal.Ger 31; Gv 11, 45-56
  • Calendario Liturgico di Aprile

Gv 11, 45-56
Dal Vangelo secondoย Giovanni

In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciรฒ che Gesรน aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Lร zzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesรน aveva fatto.
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinรจdrio e dissero: ยซChe cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare cosรฌ, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazioneยป.
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: ยซVoi non capite nulla! Non vi rendete conto che รจ conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!ยป. Questo perรฒ non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzรฒ che Gesรน doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
Gesรน dunque non andava piรน in pubblico tra i Giudei, ma da lรฌ si ritirรฒ nella regione vicina al deserto, in una cittร  chiamata รˆfraim, dove rimase con i discepoli.
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesรน e, stando nel tempio, dicevano tra loro: ยซChe ve ne pare? Non verrร  alla festa?ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

รˆ bene che uno solo uomo muoia per il popolo.

Oggi ascoltiamo una profezia di Geremia che puntualmente si compie e attualizza in Cristo: โ€œEcco, io prenderรฒ i figli dโ€™Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerรฒ da ogni parte e li ricondurrรฒ nella loro terra: farรฒ di loro un solo popolo nella mia terra; io sarรฒ il loro Dio ed essi saranno il mio popoloโ€. รˆ lโ€™opera di Dio che incessantemente solca tutta la nostra storia: noi dispersi, Dio, buon pastore, che ci cerca e ci riconduce allโ€™ovile, cioรจ nellโ€™ambito sicuro del suo cuore di Padre.

Nel Vangelo Caifa, sommo sacerdote, con accenti profetici, cosรฌ sentenzia: “รˆ conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo”; viene cosรฌ anticipata la sentenza di morte, che sentiremo gridata dal popolo e confermata da Ponzio Pilato. Gesรน doveva morire per la nazione, doveva morire per lโ€™umanitร  intera, per tutti e per ciascuno, ma non per volontร  umana, ma per un arcano disegno divino; โ€œE non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi”. Questa per i nemici del Signore รจ la stolta preoccupazione: โ€œQuestโ€™uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare cosรฌ, tutti crederanno in lui”.

Anche in queste parole si scorgono veritร  divine pronunciate inconsapevolmente dagli stolti accusatori: davvero sta per compiersi il โ€œsegnoโ€ per eccellenza che muoverร  alla fede il mondo intero! La Luce del Risorto si irradia nel mondo e squarcia anche le tenebre piรน fitte. Ora tutti possono credere in Lui. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. รˆ il culmine della stoltezza, dell’insania che si mescolano con il buio del peccato: vogliono uccidere Colui che รจ lโ€™autore della vita, che pochi giorni prima aveva richiamato Lazzaro, nel sepolcro da quattro giorni.

รˆ meraviglioso come i disegni divini si intrecciano con le umane vicende! Come gli eventi che sembrerebbero guidati dagli uomini sfocino poi nella storia sacra. Ormai ne siamo certi, tutto concorre alla realizzazione di un piano divino dettato da amore e sapienza infiniti. Anche la vita di ognuno di noi si muove nella stessa direzione.

Oggi ringraziare, ringraziare, ringraziare!

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