Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
12 Gennaio 2017 – Mc 1, 40-45
I Settimana del Tempo Ordinario – Anno I
- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Giovedì
- Il Santo di oggi: S. Arcadio; S. Cesaria; S. Antonio M. Pucci
- Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.
- Letture del giorno: Eb 3, 7-14; Sal.94; Mc 1, 40-45
Mc 1, 40-45
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città , ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo del giorno – Mc 1, 40-45
Commento a cura dei Monaci Benedettini
Lo voglio, sii purificato!
“Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori, come il giorno della ribellione, il giorno della tentazione nel deserto”. Fratelli, abbiamo ascoltato la sua Voce dentro l’anima nostra… apriamo dunque le porte a Cristo!
Più volte San Giovanni Paolo II rivolgeva alla Chiesa e al mondo intero questo invito solenne: “Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo”. Ecco Gesù Cristo viene, viene senza mai stancarsi, e bussa al nostro cuore. E’ lo Sposo dell’anima nostra che vuol cenare con noi; apriamogli e vivremo nell’amore vero, nella gioia e nella pace.
Non induriamo il nostro cuore con la durezza della superbia e dell’orgoglio, ma che il nostro cuore divenga tenero, dolce, come terra morbida e accogliente e pieno di umiltà , come il Cuore umile della Serva del Signore, come Maria. Dove c’è umiltà là arriva sùbito lo Spirito Santo.
L’umile di cuore sente viva la presenza di Gesù e specialmente quando si accosta alla Santa Comunione con Lui. E Gesù lascia sempre il segno, il segno del suo Santo Spirito: pace, consolazione, guarigione, liberazione. Proprio come è avvenuto oggi al povero lebbroso del Vangelo.
Egli apre il cuore a Gesù e Lo supplica umilmente in ginocchio e con fede sincera: “Se vuoi puoi guarirmi!”. Gesù ne ha compassione perché il Cuore di Gesù è sempre compassionevole e misericordioso: gli tende la mano, lo tocca e gli dice: “Lo voglio, sii purificato!”. E subito la lebbra se ne va, scompare!
Noi non abbiamo la lebbra fisica come quel poveretto, ma l’anima nostra come sta?… Il peccato è la peggiore lebbra che esiste, e solo Gesù Cristo può purificarci, guarirci. E allora andiamo subito a Lui, andiamo a confessarci; e i nostri peccati verranno cancellati nel suo Sangue prezioso.
E Gesù dirà anche a te e a me: “Lo voglio, sii purificato!… Io ti assolvo dai tuoi peccati nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
Amen.