Il Vangelo del giorno, 11 Luglio 2018 – Mt 19, 27-29

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Il commento al Vengelo del
11 Luglio 2018 su Mt 19, 27-29

Quattordicesima settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B

  • Colore liturgico: Verde
  • Periodo: Mercoledรฌ
  • Il Santo di oggi: S. BENEDETTO โ€“ Patrono dโ€™Europa
  • Ritornello al Salmo Responsoriale:ย  Gustate e vedete comโ€™รจ buono il Signore
  • Letture del giorno: Prv 2, 1-9; Sal 33; Ef 4, 1-6; Mt 19,27-29
  • Calendario Liturgico di Luglio
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 19, 27-29
Dal Vangelo secondoย Matteo

In quel tempo, Pietro, disse a Gesรน: ยซEcco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?ยป.
E Gesรน disse loro: ยซIn veritร  io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarร  seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribรน d’Israele. Chiunque avrร  lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverร  cento volte tanto e avrร  in ereditร  la vita eternaยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

La vite e i tralci…

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Ci fa da guida in questo giorno particolarmente solenne per noi monaci e per tutta la Chiesa, la splendida immagine evangelica della vite e dei tralci. La leggiamo nel contesto monastico e ci lasciamo guidare dallo stesso Patriarca San Benedetto.

Egli con un linguaggio altamente teologico e biblico vede la vita del monaci come un faticoso e gioioso “ritorno” a Dio, da cui ci eravamo allontananti per la disobbedienza. Il ritorno, come accadde al popolo d’Israele, implica una liberazione dalla schiavitรน, un passaggio attraverso le acque del mare rosso, un lungo percorso nel deserto e l’approdo finale nella terra promessa.

รˆ un cammino di conversione e di salvezza, รจ un prodigioso innesto alla vite nuova che รจ Cristo. รˆ la splendida esperienza di veder rinverdita l’esistenza, รจ ancora una gioiosa corsa verso Cristo con “il cuore dilatato”. La vita del monaco, ma ciรฒ vale anche per ogni cristiano, mediante l’ascolto, la preghiera, la lettura sapienziale della parola di Dio, la ricerca incessante della perfezione e la sequela di Gesรน, รจ proposta e vissuta come una gioiosa esperienza pasquale.

Ciรฒ scaturisce come naturale esigenza dell’innesto alla vite: per essere con Cristo dobbiamo essere disposti a seguirlo coraggiosamente ovunque, fino alla croce, fino al sepolcro, per avere cosรฌ la certezza che l’innesto ha prodotto il suo splendido frutto, la vita nuova in Cristo, la nostra personale risurrezione. In questa prospettiva la preghiera e il lavoro, che scandiscono essenzialmente la vita del monaco, ma che ogni cristiano in situazioni diverse sperimenta quotidianamente, diventano motivi di feconditร  e di gioia.

La sua Regola, non solo ha ispirato ed ispira ancora la vita di migliaia di monaci in ogni parte del mondo, ma ha fatto il suo ingresso in ogni ambiente: nelle famiglie, nelle caserme, nelle fabbriche e ovunque si trovano adunate persone che cercano un sano equilibrio nelle mutue relazioni e una vera santificazione del lavoro; per questo le Abbazie e i Monasteri a loro volta si stanno aprendo sempre piรน all’accoglienza per operare un nuovo e vitale innesto tra la vita del mondo e quella dei consacrati.

Per ricordare e rinsaldare questo innesto, giร  operato gloriosamente nei secoli passati, San Benedetto รจ stato proclamato meritatamente Patrono d’Europa. Anche questo รจ un innesto che deve perรฒ trovare ancora la piena realizzazione in altre realtร  della vita sociale. Molti, pare, vogliano ignorare le radici storiche e religiose che hanno evangelizzato e civilizzato la nostra Europa. Speriamo di non dover costatare che il distacco dalla vite feconda non riduca i tralci alla essiccazione e alla sterilitร  perchรฉ sempre li’ dove non c’รจ una feconda coltivazione molto presto arrivano rovi e erbacce che sradicare sarร  sempre piรน difficile.

Ci aiuti san Benedetto, da quel Monte in Cassino a fare una buona ed abbondante coltivazione.

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