Il commento di don Fabio Rosini al Vangelo di Domenica 23 Giugno 2019

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Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 23 Giugno 2019 – Anno C, Domenica del Corpus Domini, dai microfoni di Radio Vaticana e dalle pagine di Famiglia Cristiana.

Lโ€™ABBONDANZA PASSA DAL RAPPORTO COL SIGNORE

La festa del Corpo e Sangue del Signore celebra la nostra relazione con Dio, che non รจ fatta di astrazioni, ma di realtร  concrete, come il cibo di cui ci sostentiamo. Nel brano di questa domenica si parte da una giornata in cui Cristo annuncia il Regno di Dio e cura le folle. Quel che seguirร  servirร  a manifestare tangibilmente ciรฒ che Lui ha predicato e operato.

Siamo alla fine del giorno, la sera si avvicina e una necessitร  incombe: questa gente, che ha ascoltato tutto il giorno, dovrร  pur mangiareโ€ฆ

In ogni relazione, presto o tardi, arriva il momento in cui emergono i bisogni dellโ€™altro: cosa fare a quel punto? Lโ€™uomo preferirร  tendenzialmente sottrarsi a questo tipo di situazioni, infatti la prima cosa che appare รจ lโ€™atteggiamento dei discepoli: ยซCongeda la folla perchรฉ vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare ciboยป.

La strategia di Gesรน รจ totalmente diversa; Lui, peraltro, non risolve il problema da solo, ma coinvolge i suoi riluttanti discepoli perchรฉ la soluzione diventi effiยcace. Ha bisogno dei loro pani per risolvere la cosa. Che cosa curiosa! Siamo affamati noi stessi e invece Lui ci chiama a soddisfare la fame altrui. Ed รจ proprio nel soddisfare il bisogno degli altri che la nostra fame รจ saziata veramente. Noi pensiamo: ยซSe avessi abbastanza, lo darei pure, ma non avendone a suffiยcienza, non posso certo affrontare questi problemiโ€ฆยป โ€“ sembra ovvio, ma le cose con Dio non funzionano cosรฌ! Con Gesรน non รจ una questione di avere abbastanza, ma รจ piuttosto questione, poco o molto che sia, di consegnargli quel che si ha. Lui saprร  moltiplicare quel โ€œpocoโ€, ma a partire dal poterne disporre.

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Lโ€™uomo sotto la pressione dei problemi si scervella ed escogita soluzioni e lโ€™esperienza insegna che talvolta le soluzioni sono quasi peggio dei problemiโ€ฆ se, infatti, lโ€™ansia diventa il cocchiere della nostra vita, finiremo nellโ€™autodistruzione o nella mediocritร , quella che gronda dalla banale soluzione proposta dai discepoli.

IL POCO CHE ABBIAMO.

Il passo cruciale โ€“ qui come in ogni altra situazione โ€“ non รจ avere chissร  quali risorse in tasca per risolvere i problemi, ma che facciamo il salto ed entriamo in relazione con Dio. Puรฒ capitare che lโ€™ultima cosa che uno va a pensare รจ che si tratti di โ€œconsegnareโ€ a Dio quel poco che abbiamo.

Per noi cristiani ogni problema si gioca sul piano del rapporto con il Padre. Lรฌ scopriamo mille volte che quel che ci opprime รจ unโ€™opportunitร  di crescita, diventando un luogo in cui entriamo in relazione con la Sua provvidenza.

La fame della folla รจ il momento, per i discepoli, per sperimentare il Regno di Dio, di cui tutto il giorno Gesรน ha parlato. La potenza di Dio non elimina la nostra fragilitร , ma fa delle nostre precarietร  il luogo in cui troviamo la pace in Lui.

Gesรน stesso alza gli occhi al cielo prima di benedire il pane e distribuirlo ai discepoli. Anche lui, per risolvere il problema della fame delle masse, passa per il Cielo, si afยfida al suo rapporto con il Padre. Allora arriva lโ€™abbondanza.

Qui tutti i commenti al Vangelo della domenica
di don Fabio Rosini

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