Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 2 Giugno 2019 – Anno C, Ascensione del Signore, dai microfoni di Radio Vaticana e dalle pagine di Famiglia Cristiana.
PER VIVERE โCOME IN CIELO COSร IN TERRAโ
Questa domenica vediamo il Signore Gesรน ascendere al Padre, e contempliamo che la mรจta del Signore risorto non รจ dalle nostre parti, ma in cielo. Cosa cโรจ oltre la morte? Il Padre celeste. Cristo, infatti, non risuscita per riprendere a vivere e basta, ma per portare a compimento il cammino della vita umana che Lui ha assunto e portarla al Padre. Tale รจ la mรจta dellโumanitร e a ben vedere questo indica che la nostra destinazione non รจ propriamente un luogo, ma una relazione.
Questo lo si puรฒ assaggiare giร in questa vita, ogni volta che ci lasciamo slegare dalla nostra auto-assolutizzazione e ci apriamo a una vita da figli di Dio. In quei momenti entriamo nellโamore e sfoderiamo la nostra bellezza piรน autentica.
ร vitale, quindi, valutare le cose alla luce di quella gioiosa mรจta. Vivere con saggezza signiยfica accogliere un principio di selezione: ciรฒ che non mira al paradiso ha poco valore, va trascurato.
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Possiamo chiederci: cosa signifiยca vivere la vita come un viaggio verso il Padre? Nel testo di questa domenica Gesรน dร ai suoi discepoli delle indicazioni: ยซRestate in cittร , finchรฉ non siate rivestiti di potenza dallโaltoยป.
Accogliamo queste istruzioni anche per noi oggi: questa โcittร โ diviene il luogo della comunitร cristiana, il luogo dei sacramenti, nella Nuova Gerusalemme, nellโassemblea liturgica. Il Signore si manifesta nella liturgia della Chiesa, se โrestiamoโ in questa assemblea, lรฌ dove riceviamo la nuova veste che scende dallโalto, lo Spirito Santo.
Lโimmagine dellโessere rivestiti ha origine nella Genesi: Adamo pecca e rompe la sua relazione con Dio e si rende conto di essere nudo, perchรฉ dubita dellโabbraccio paterno di Dio e si sente esposto e fragile. E cosa fa? Prende le cose della terra, le foglie dagli alberi, per coprirsi. Ma questo non gli dร il coraggio di affrontare lo sguardo di quel Dio di cui non si fida piรน.
Noi ci vestiamo con le cose della terra, con la vanagloria, i successi, i progetti. E per quanto cerchiamo di vestirci, restiamo incompleti e incerti.
VESTITI DI PROVVIDENZA
Ma lโumanitร riceve in Cristo un nuovo indumento, una nuova veste, un nuovo ruolo. Di che cosa รจ vestito un fiยglio di Dio? Della provvidenza di Dio. Il Vangelo di Matteo dice: ยซNon preoccupatevi dunque dicendo: โChe cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?โ Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisognoยป. La veste celeste, in altre parole, รจ la relazione con il Padre. Unโindole di figli che รจ lo Spirito Santo. Altro รจ cercare di affrontare la realtร con le nostre capacitร , i nostri tempi, le nostre tecniche di sopravvivenza e altro รจ consegnare al Padre, momento per momento, la nostra vita.
Cosรฌ questi giorni divengono il tempo per desiderare di spogliarci dellโabito terrestre e di essere rivestiti dallโalto, nella Pentecoste. Ascendere con Cristo verso il Padre per la potenza dello Spirito Santo lo si fa โrimanendoโ nella cittร , nella comunitร cristiana, nelle cose di Dio. A quel punto non si รจ piรน di quaggiรน, si viveย โcome in cielo cosรฌ in terraโ.
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di don Fabio Rosini
