Il commento al Vangelo del foglietto “La Domenica” del 27 settembre 2015

«CHI NON È CONTRO DI NOI È PER NOI»

[ads2]«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel nome di Cristo, non perderà la sua ricompensa».

GESÙ mette in guardia dalla tentazione di sequestrare Dio per se stessi, di chiudersi in una cerchia esclusiva di eletti. È quanto vorrebbe un discepolo: non può accettare che altri usino il nome di Cristo per cacciare i demoni. Ma Gesù calma i cuori: «Chi non è contro di noi è per noi». Questa frase trova conferma nella vicenda di Mosè (I Lettura): lo Spirito invocato sui suoi aiutanti, scende anche su altri. Nessuno può bloccare lo Spirito. Giosuè vorrebbe impedirlo, ma Mosè riconosce l’importanza della docilità allo Spirito: «Fossero tutti profeti!». Così vediamo che la Legge di Dio è scritta nel cuore dell’uomo e ognuno può obbedire ad essa. Non possediamo la salvezza: siamo posseduti da essa! Il Vangelo poi declina una serie di istruzioni sulla fedeltà del discepolo, pronto a tagliare via tutto ciò che può impedirgli di essere un vero cristiano. L’immagine è volutamente forte, proprio per indicare la decisione unica per Cristo, davanti al quale tutto perde di importanza. L’invito è chiaro: vigilare sulle tentazioni che cominciano con il voler gestire Dio, fino a condurre a una falsa sicurezza in se stessi.

Elide Siviero

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