Il comandamento piรน grande
La prima lettura del libro del Deuteronomio e il Vangelo di oggi sono legati dalle parole dello Shemร , il credo che gli ebrei osservanti pregano ogni mattina e ogni sera. Queste parole provengono dal Libro del Deuteronomio: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio รจ lโunico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Il titolo, Shemร , รจ la parola ebraica per dire โascoltaโ, la prima parola di questa preghiera.
Lo Shemร รจ in un certo senso una chiamata alla conversione: ascoltare profondamente con il cuore e rispondere alla grazia e alla misericordia di Dio con amore, fedeltร e obbedienza.
Quando uno scriba chiede a Gesรน: โQual รจ il primo di tutti i comandamenti?โ, Gesรน risponde citando lo Shemร e poi aggiunge una citazione dal Libro del Levitico (19,18), โAmerai il tuo prossimo come te stessoโ. Secondo Gesรน, non cโรจ comandamento piรน grande di questi.
Lo scriba รจ colpito da questa risposta. Ciรฒ che dirร poi a Gesรน mostra che ha afferrato ciรฒ che Gesรน volesse dire. Ripetendo quanto appena detto da Gesรน con le sue stesse parole, lo scriba aggiunge anche che questo โvale piรน di tutti gli olocausti e i sacrificiโ. Ora รจ Gesรน che รจ colpito dalla profonditร di comprensione dello scriba: quellโamore รจ il cuore stesso dellโobbedienza a Dio e piรน importante anche del culto rituale.
La corretta comprensione della Legge dellโAntico Testamento da parte dello scriba lo avvicina al Regno di Dio.
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La vera fede, come insegna Gesรน, รจ lโessere in una relazione dโamore con Dio e con il prossimo. I riti religiosi sono pensati per essere modi di riflessione, per assaporare, ricordare, celebrare ed esprimere quellโamore. A volte finiscono per essere semplicemente rituali โvuotiโ, quando sostituiamo lโamore con la paura o quando semplicemente cerchiamo di avvicinarci a Dio per dei tornaconti personali.
Il Regno di Dio non รจ un luogo lontano, ma sono tutti quei momenti in cui il Dio vivo irrompe nella storia umana. Quei momenti portano amore, saggezza, grazia, compassione, generositร perdono e pace. Chi si immerge nelle cose di Dio riconosce la presenza di Dio soprattutto nelle relazioni contraddistinte dallโamore. Se i nostri riti nascono ed esprimono il nostro amore sincero per Dio e per il prossimo, allora hanno valore. Rischiamo sempre di anteporre il rituale alla pratica dellโamore, di pensare di essere a posto con Dio solo assistendo a una liturgia, โripagandoโ, in un certo senso, Dio.
Le parole di Gesรน ci ricordano lโimportanza dell’altra parte della nostra vita religiosa: la liturgia della vita quotidiana in cui dobbiamo rendere presenti e visibili lโamore, la misericordia e la compassione di Dio.
Siamo consapevoli che Cristo รจ presente non solo nel Santissimo Sacramento ma anche nelle Scritture e nei nostri cuori. Anche quando siamo soli continuiamo a far parte del Corpo di Cristo.
Nella stanza che avete deciso di utilizzare per questa preghiera potreste prendere con voi una candela accesa, un crocifisso ed una Bibbia. Questi simboli ci aiutano a ricordarci della sacralitร dei nostri momenti di preghiera e possono aiutarci a sentirci uniti con le nostre comunitร locali.
Il seguente testo รจ strutturato in modo che ci sia una guida e il resto di coloro che pregano, ma le parti della guida possono essere ripartite tra i presenti.
Riflessione tratta dal sito dei Carmelitani.
Mongolo1984, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons



