Servitori, non padroni
Ci risiamo! Non รจ strano chiedersi quanto siano lenti i discepoli nel recepire il messaggio di Gesรน.
Da settimane li sta istruendo sul Regno di Dio e sulla necessaria conversione del cuore per essere suoi discepoli.
L’episodio del Vangelo di questa domenica mostra che, ancora una volta, semplicemente non intendono. Questa volta sono Giacomo e Giovanni, che insieme a Pietro formano il gruppo di discepoli piรน vicini a Gesรน. Giacomo e Giovanni chiedono i piรน alti posti dโonore quando Gesรน entrerร nella โgloriaโ.
Se da una parte hanno capito che Gesรน รจ il Messia, dallโaltra fraintendono che tipo di Messia รจ e che tipo di Regno annuncia. Gesรน continua ad avvertire che dovrร attraversare la sofferenza, la morte e la risurrezione, ma i discepoli sono cosรฌ concentrati su se stessi che ignorano le sue parole.
Invece di ignorare la sfacciata richiesta di Giacomo e Giovanni, Gesรน tenta di andare piรน a fondo suggerendo loro il sentiero del vero discepolato. Utilizzando due immagini bibliche, il calice (il destino che attende una persona) e il battesimo (non il sacramento ma lโidea che affrontare prove e pericoli รจ come attraversare acque tempestose e turbolente) Gesรน chiede loro se siano realmente in grado di impegnarsi nel condividere a piena la sua vita e la sua missione. Senza esitare dicono: โLo possiamoโ, e Gesรน afferma che lo faranno. Ma, quanto ai posti dโonore, assegnarli spetta al Padre.
Gli altri dieci discepoli, rimasti nelle vicinanze, ascoltano la conversazione tra Gesรน, Giacomo e Giovanni. Si irritano quando sentono il loro tentativo di entrare per primi e rivendicare i posti dโonore per se stessi โ senza dubbio, avrebbero voluto fare lo stesso!
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Gesรน coglie l’occasione per dire loro, ancora una volta, che la vera grandezza nel Regno di Dio sta nel servizio disinteressato allโumanitร . Lโautoritร allโinterno del popolo di Cristo non deve essere esercitata โdominandoโ sugli altri o ricoprendo posizioni per fini egoistici.
L’autoritร deve essere sempre al servizio e a beneficio degli altri. I discepoli sono chiamati ad essere servitori, non padroni.
Seguendo Gesรน attraverso il Vangelo, vediamo che la sua โautoritร โ sui demoni, le malattie e la morte, cosรฌ come il suo insegnamento, portano sempre alla liberazione, ripristinano lo stato di salute e dโintegritร e mettono gli altri in una giusta relazione con Dio e con il prossimo.
Questo รจ il modello che Gesรน chiede ai discepoli di seguire. Lโunico modo per entrare nella โgloriaโ di Gesรน รจ seguirlo nel servizio abnegato dellโumanitร , come colui che dร la propria vita in riscatto per molti.
Siamo consapevoli che Cristo รจ presente non solo nel Santissimo Sacramento ma anche nelle Scritture e nei nostri cuori. Anche quando siamo soli continuiamo a far parte del Corpo di Cristo.
Nella stanza che avete deciso di utilizzare per questa preghiera potreste prendere con voi una candela accesa, un crocifisso ed una Bibbia. Questi simboli ci aiutano a ricordarci della sacralitร dei nostri momenti di preghiera e possono aiutarci a sentirci uniti con le nostre comunitร locali.
Il seguente testo รจ strutturato in modo che ci sia una guida e il resto di coloro che pregano, ma le parti della guida possono essere ripartite tra i presenti.
Riflessione tratta dal sito dei Carmelitani.
Mongolo1984, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons



