Ma che fai Signore, ti metti a fare i dispetti? Se mi riconosci ti riconosco, se mi rinneghi allora ti rinnego. Gne, gne! Sembra abbastanza infantile come comportamento, no? Perรฒ, se veramente conosciamo il Signore sappiamo che questa non รจ la Sua logica, non รจ il Suo modo di pensare e di agire.
Il fatto รจ che spesso cerchiamo di vivere e comprendere tutto, anche la relazione con il Signore, centrati su noi stessi, sui nostri criteri, le nostre esigenze, i nostri capricci. Proviamo quindi a metterci nella prospettiva dellโAmore e domandarci: ยซcome Signore mi stai amando attraverso questa Parola?ยป
Ci renderemo conto quindi che il Signore ci invita a collaborare ed essere partecipi di questo Amore che ha il sapore di eternitร . Nessun volontarismo, nessuno sforzo sovraumano, nessuna dimostrazione di perfezione, nessuna gara a chi รจ il miglior cristiano, oratoriano, parrocchiano eccโฆ
Semplicemente si tratta di stare davanti ai ragazzi delle nostre attivitร estive, davanti al compagno di scuola o di universitร , davanti al collega, allโamico, al fratello o sorella, alla madre o padre, al passante, al povero, davanti a tutti gli uomini e riconoscere in loro il volto del Signore. Si tratta di imparare a vivere da riconoscenti, perchรฉ in tutto questo il Signore parlerร , ci sussurrerร allโorecchio dellโanima, ci amerร e ci chiederร di amare.ย
Senza paura, senza ansia da prestazione, mettiamoci davanti, anzi difronte agli uomini per contemplare e partecipare dell’Amore di Dio e vivere quindi da riconoscenti, dicendo grazie con tutta la nostra vita.
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