Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 8 Dicembre 2020

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Credo che se a un giovane che ha vissuto intorno agli 90 dici “voglio andare a casa” lui al 90% ti risponderà “la casa dov’è?”. Non perché si sia smarrito, ma semplicemente perché questo, era il ritornello di una delle canzoni più belle di Jovanotti dal titolo appunto “Questa è la mia casa”. Io sono una casa in continua costruzione, ci sono stanze aperte a tutti, e cantine a cui l’accesso è consentito solo a pochi scelti

Nella Parola di oggi il Buon Dio chiede di poter dimorare nella mia casa. Come oggi a Maria, il Signore mi chiede di poter prendere dimora nel mio cuore. Accogliere il Buon Dio nella propria casa non vuol dire avere la strada in discesa, non vuol dire capire tutto; anzi alle volte è proprio uno sperare contro ogni speranza.

È interessante che appena Maria pronuncia il suo “Eccomi”, l’angelo non rimane, ma la lascia lì con i suoi dubbi e le sue paure; ma con una gioia di fondo, che nessuno potrà mai toglierle perché “tutto possiamo in Colui che ci da la forza”. Far abitare Dio nella mia vita vuol dire davvero “portare pace” a sé stessi e agli altri.

In che condizioni è la mia casa? Sono disposto una buona volta ad aprire a Dio che bussa alla mia porta?


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