Ecco il punto centrale: la compassione. Gesรน non chiede solo di โfare il beneโ, ma di lasciarsi toccare dal dolore dellโaltro, di fermarsi, di non voltarsi dallโaltra parte.
In un tempo come il nostro, in cui รจ facile essere indifferenti, dove ognuno pensa ai propri problemi e dove โnon รจ affar mioโ รจ quasi una regola di vita, questa parabola รจ una rivoluzione. Ci dice che non รจ il sangue, la religione o lโappartenenza che ci rende โprossimiโ, ma la capacitร di farsi vicini, di vedere davvero lโaltro e prendersene cura.
Gesรน non dร una risposta teorica alla domanda del dottore della Legge. Gli racconta una storia che ci coinvolge tutti e poi lo mette di fronte a una scelta concreta:
โVaโ e anche tu faโ cosรฌ.โ
Questa frase รจ un invito chiaro anche per te. Non basta sapere cosa รจ giusto. Non basta credere in Dio o andare a Messa. La fede vera si vede da come ami, da come ti prendi cura degli altri, soprattutto dei piรน deboli, dei feriti, degli โscartatiโ. Essere cristiani significa mettersi in gioco, anche quando costa, anche quando nessuno guarda.
A 18, 19, 20 anni si sogna una vita grande, si cerca qualcosa per cui valga la pena vivere. Ecco, Gesรน ti dice che la grandezza non sta nel successo o nell’apparenza, ma nella capacitร di amare concretamente, di sporcarsi le mani per gli altri, di non passare oltre.
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