Ma com’è possibile che bastava toccare semplicemente il lembo del mantello del Signore per venire salvati?! Cioè, come può una cosa così semplice generare qualcosa di così grandioso?! Probabilmente è un po’ come quando prendiamo la scossa toccando qualcuno, subito l’avvertiamo e ci drizziamo in piedi.
Oppure è come quando riceviamo un regalo inaspettato e veramente bello che subito ci viene da abbracciare chi ce lo fa. O ancora, è come quando la nostra squadra del cuore ha realizzato un gol insperato, subito saltiamo dalla gioia! Cose così apparentemente semplici che creano reazioni quasi immediate, anche momentanee.
Anche con il Signore può essere così. Prende Lui l’iniziativa, passa e si rende presente nella nostra quotidianità, nelle cose che facciamo e viviamo, per farci toccare con mano il Suo Amore. Oggi, più che toccare gli schermi dei nostri smartphone, lasciamoci toccare dal Signore, per sperimentare la salvezza e per comunicarla toccando con delicatezza la vita degli altri.
“Temo il Signore che passa. Sì: ho paura che il Signore passi. E io non me ne accorga” Sant’Agostino
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