È davvero interessante che questa vicenda si trovi nei Vangeli. Quale discepolo riporterebbe un fallimento del suo maestro, se volesse convincere sé e gli altri della veridicità e della capacità della sua guida? Eppure troviamo questo racconto. Mai nei Vangeli c’è una situazione più favorevole per seguire Gesù, tanto che lo sguardo del Signore è compiaciuto, amorevole, commosso.
Ma questo fallimento apostolico ci fa capire più di tanti successi. Il tale, che corre incontro a Gesù, chiede cosa fare per avere la vita eterna, ma il Signore vuole che vada oltre, non basta il “compitino”, siamo chiamati a passare dal “fare per me” allo “essere con Lui”. Infatti, il problema di questo ricco non sono i suoi averi, ma che non è disposto a lasciare ciò che possiede: in fondo, non ha un cuore libero.
Più che a tutto ciò che possediamo, che ci lega a orizzonti bassi, che ci fa ripiegare su noi stessi, siamo invitati a dare peso alla storia d’amore e di senso che Gesù ci sta proponendo!
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