Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 23 Settembre 2022

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San Francesco diceva ai suoi frati โ€œpredicate sempre il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole!โ€ questo perchรฉ il nostro agire, modo di essere e di relazionarci con gli altri dovrebbe rispecchiare le nostre credenze, la nostra fede.

Confrontarci con gli altri puรฒ essere produttivo, lo รจ ancor di piรน farlo con chi ci conosce, ma bisogna andare in profonditร . Lโ€™unico che risponde alla domanda รจ Pietro, ma dร  a Gesรน solo un’identitร  divina. Quante volte anche noi ostentiamo la nostra fede dicendo โ€œGesรน รจ il Figlio di Dioโ€, ma che poi poco ha a che fare con la nostra realtร  umana, dimentichiamo della Sua umanitร .

Allora Gesรน aggiusta la risposta: “Caro Pietro, questo Cristo di Dio di cui parli รจ anche colui che sarร  disprezzato dagli uomini, perseguitato e ucciso e dopo risorgerร ”. Non รจ il Dio delle vittorie facili, dei poteri e delle glorie, neppure delle sicurezze e delle veritร  certe. Solo nel dolore, nella fragilitร  si capisce la vera identitร  di Gesรน, il Cristo di Dio.

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