
Per questo, si trovava ad osservare lโincredulitร di chi gli stava di fronte e se ne dispiaceva: in cuor suo conosceva il tradimento che avrebbe dovuto subire, la morte che avrebbe dovuto patire, la fatica che avrebbe dovuto fare per convincere gli apostoli che la sua risurrezione non era un sogno o una visione.
Il linguaggio di Gesรน รจ duro anche per noi oggi. Continuiamo, lontani come siamo anche solo dalla possibilitร di mangiare il suo corpo, ad essere incerti sul suo messaggio, a non comprenderlo appieno, a metterlo costantemente in discussione perchรฉ ci viene ancora troppo difficile metterlo in pratica. Al di lร delle manifestazioni esteriori della nostra fede in tempo di quarantena e delle pretese, a volte finte che avanziamo, ciรฒ che ci manca davvero รจ la consapevolezza del mistero a cui noi abbiamo accesso.
โSignore da chi andremo?โ รจ la domanda che dobbiamo porci. E la risposta sarร : “Solo presso di lui possiamo trovare quella vita che non finisce mai”. Il resto รจ solo un contorno inutile.
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