Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 12 Marzo 2022

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Abbiamo già visto nel Vangelo di ieri come Gesù usi questa modalità “avete inteso…/ ma io vi dico…”, tra l’altro è interessante perché Gesù non fa altro che riprendere quello che già facevano i rabbini quando esponevano il loro pensiero differente da quello di un altro rabbino; ma Gesù, come sempre, porta una novità, infatti mentre gli altri rabbini cercano la conferma del loro pensiero nella Scrittura, quindi citando i vari passi, Gesù si serve solo della sua parola, questo perché Lui è la vera Parola, in Lui davvero il Verbo si è fatto carne, non abbiamo bisogno di altro, tutto è già presente nel Figlio.

La Parola del Figlio è la Parola per eccellenza, quella che davvero ci conduce alla vera felicità, anche quando ci sembra ostica come quella di oggi in cui ci viene chiesto di amare il proprio nemico; ma non solo il nemico, ma soprattutto colui che ci produce dolore, ci perseguita. Per molti studiosi questo tipo di amore è un qualcosa di nuovo che le altre religioni non hanno.

Questo ci dimostra ancora una volta quanto l’amore cristiano sia l’amore autentico, l’unico che davvero può cambiarti nel profondo; non ci credete? Guardate chi è il redattore di questo vangelo: San Matteo, un esattore delle tasse, un funzionario di Roma che non solo riscuoteva le tasse ma aumentava il prezzo per potersi arricchire lui; un uomo che perseguitava il popolo eppure l’amore autentico di Cristo l’ha cambiato radicalmente, lasciati amare totalmente e ama radicalmente il tuo nemico e allora sarai Cristiano.


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