Quello del Signore oggi è un invito all’essenzialità, allo stretto indispensabile, al necessario. Non si tratta però di puntare al ribasso, non è un accontentarsi, anzi è tutto altro. E’ vivere nella consapevolezza che è la relazione con il Signore che ci libera, ci salva e ci dona l’eternità.
E’ questa relazione che ci apre all’Amore di Dio e che ci fa vivere tutte le altre relazione completamente immersi in questo Amore, anzi che ci permette di scoprire in questa proprio la Sua presenza.
E’ questa relazione che ci chiama al dono di noi stessi, per ridonare l’abbondanza di Grazia ricevuta, per partecipare della Sua Vita e della Sua missione.
É questa relazione che ci purifica il cuore e ci permette di amare liberamente proprio come il Signore. Perché è frequentandoLo, conoscendoLo, vivendoLo, che impariamo i Suoi sentimenti, le Sue emozioni, i Suoi pensieri, i Suoi comportamenti, i Suoi atteggiamenti, il Suo essere Figlio.
E’ così che sapremo anche noi vivere tutto, ma proprio tutto come dono del Padre, anche quando riusciamo solo a riconoscere piccole briciole del Suo Amore che però sono ricolme di eternità
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