Il comportamento umano รจ la parte visibile, terminale di tutto un processo dinamico invisibile fatto di idee, convinzioni, filosofie di vita che lo determina e che lo alimenta nel tempo. Cosรฌ come lo รจ il frutto di un albero, interpretabile proprio come comportamento terminale e visibile di tutto un processo dinamico invisibile e nascosto.
Eโ molto bello e nutriente per lโanima osservare da vicino, a riguardo di ciรฒ, proprio il comportamento di Gesรน narrato dallโevangelista Giovanni nel brano di oggi.
Gesรน mantiene un comportamento lineare e coerente sia con i discepoli, sia con gli amici piรน veri, sia con la folla. Ed รจ proprio questo suo comportamento a proporsi come insegnamento per i nostri comportamenti quotidiani quali che siano le circostanze e le relazioni che viviamo.
La filosofia di vita che anima e tiene insieme inscindibilmente tale comportamento di Gesรน รจ quello del rapporto strettissimo con il Padre. Il comportamento di Gesรน mira esclusivamente a dare gloria al Padre compiendo la Sua volontร . A questo fanno riferimento le parole e i gesti di Gesรน nel racconto dellโevangelista.
Agli apostoli che lo esortano, infatti, a non rientrare in Giudea dove era giร stato minacciato di morte (โMa allora te la vai proprio a cercare!โ), risponde picche riuscendo addirittura a trascinarli con sรฉ (โAllora andiamo anche noi a morire con luiโ). Facile la conclusione per noi, oggi, in merito a determinati comportamenti a dir poco curiosi.
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A Marta e Maria che lo rimbrottano soavemente per non essere corso in tempo a salvare dalla morte il loro fratello Lazzaro amico di Gesรน, risponde che cโera un preciso motivo e che presto avrebbero avuto spiegazione di questo suo voluto ritardo. Commovente, a riguardo, lโequivoco derivante dal diverso significato dato alle parole โsonnoโ e โmorteโ da Marta e da Gesรน.
Facile concludere per noi quanto sia necessario fare il palato al linguaggio in โmetaforeโ usato spesso da Gesรน.
Ed ancora, formidabile da parte di Gesรน, la ricerca di rassicurazione richiesta a Marta circa il suo stato di fede, prima di operare il miracolo.
Facile anche qui la conclusione per noi, oggi, spesso alla ricerca di miracoli o di segni per poter credere o continuare a credere. Eโ la fede a stanare il miracolo e non viceversa.
Eโ soltanto a questo punto che Gesรน si avvia decisamente sul luogo dove era stato sepolto il suo amico e chissร cosa si saranno detti, Lui e il Padre, se prima di operare il miracolo se ne esce con questa commovente orazione: โPadre, ti ringrazio per avermi ascoltato. Sapevo bene che tu sempre mi ascolti. Ma lโho detto per la gente che sta attorno, affinchรฉ credano che tu mi hai mandatoโ.
Ed รจ a questo punto che il miracolo รจ maturo ed avviene la rianimazione di Lazzaro (impropriamente viene chiamata โrisurrezioneโ, perchรฉ la risurrezione comporta la sparizione della salma ed รจ un unicum possibile soltanto dopo la morte-risurrezione di Gesรน).
โMolti credettero in luiโ ,scrive Giovanni a miracolo compiuto. Perchรฉ non tutti, se tutti avevano visto? Lascio volutamente aperta la domanda cosicchรฉ ognuno se la possa sbrigare a tu per tu con Gesรน nel cercare la risposta.
Una annotazione riguardante i sentimenti di Gesรน. Affascinante osservare lโaltalena dei sentimenti nei vari segmenti del racconto.
Gesรน โgodeโ per Lazzaro nel non essere stato lร per evitargli la morte; Gesรน โfremette e si turbรฒโ nel sentire il soave rimbrotto di Maria per il suo ritardo ad arrivare a Betania; Gesรน โpianseโ quando Maria gli fece notare che se fosse arrivato in tempo il suo amico non sarebbe mortoโฆ
Tutti questi sentimenti trovano finalmente coagulo e sfogo quando Gesรน โgridรฒ a gran voceโ a Lazzaro di uscire fuori.
Facile concludere per noi, oggi, che lโaltalena talvolta ubriacante dei sentimenti umani suscitati da eventi tristi o lieti della nostra vita non debba mai farci perdere di vista che in gioco cโรจ la volontร di Dio da rispettare sempre.
La nostra filosofia di vita รจ ben poca cosa se paragonata alla filosofia di vita che Dio ha per la nostra salvezzaโฆ e per la sua gloria. Eโ soltanto un problema di pazienza, alimentata comunque, da orazione fiduciosa.
