Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 9 Ottobre 2023

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Chi รจ il mio prossimo? รˆ una domanda che forse dovrei pormi ogni giorno per riconoscere chi รจ accanto a me come destinatario dellสผamore misericordioso di Dio Padre esattamente come lo sono io. La domanda, perรฒ, dovrebbe essere posta meglio: di chi io sono prossimo?

Nel racconto, infatti, vi รจ un rovesciamento di tale ruolo. Il dottore della Legge chiede: ยซE chi รจ mio prossimo?ยป. A una prima lettura sembrerebbe che a dover essere amato con tutto il cuore, con tutta lสผanima e con tutte le forze, come Dio, sia lสผuomo caduto nella mani dei briganti. Gesรน alla fine, perรฒ, domanda al dottore della Legge chi sia stato prossimo di tale uomo ed egli risponde: ยซChi ha avuto compassione di luiยป. Il prossimo, quindi, รจ il samaritano! รˆ lui che si รจ fatto vicino al bisognoso e non il contrario.

Il punto, insomma, non รจ tanto cercare chi mi รจ prossimo: il Signore chiede a me di farmi prossimo dellสผaltro. Contemplando questa parabola sono invitato a immedesimarmi in uno di questi personaggi: sono il sacerdote, il levita, il samaritano? Oggi potrei anche essere lสผuomo a terra o, ancora, essere lสผalbergatore, coinvolto in un ciclo di bene, spettatore della grazia, grazia da cui scaturisce la mia lode a Dio.

Lสผadesione alla Legge non puรฒ e non deve rimanere sul piano astratto della teoria: il Signore mi invita a prendere sul serio il cammino di fede, per aderire al suo infinito amore senza risparmiarmi. ยซVaโ€™ e anche tu faโ€™ cosรฌยป, dice al dottore della Legge. Si tratta di un imperativo: nel rapporto con lสผaltro โ€“ e cosรฌ nel rapporto con Dio โ€“ non si puรฒ pretendere di rimanere eterni bisognosi, aspettando solamente di ricevere. Riconoscendomi creatura amata dal Signore, diventa un imperativo morale per me essere portatore di questo amore nel mondo. Non posso farne a meno!

Marco Ruggiero

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato