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Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 9 Dicembre 2023

Commento al brano del Vangelo di: Mt 9,35-38.10,1.6-8

Gesù, tu hai compassione di me. Ti affido la mia debolezza e la mia piccolezza, sia fisica che spirituale. Ti affido la mia semplicità. Il tuo sguardo amorevole mi dona pace e serenità.

Ero stanco e arrabbiato, perché sentivo che il mio tempo mi era stato rubato senza il mio consenso, mi era stato sottratto da attività che non volevo fare. Tu mi hai capito e mi hai sorriso. Anche se ancora non sono pienamente guarito, tu mi fai sentire il tuo abbraccio e, in più, mi chiedi di portare quello che da te ho ricevuto ai fratelli e alle sorelle che incontro ogni giorno.

Tu sei il Maestro e chiedi a me di insegnare, tu sei il Guaritore e chiedi a me di guarire, tu sei il Salvatore e chiedi a me di portare la tua salvezza nel mondo. Con la mia vita, se ti dico sì, potrò essere testimone della tua consolazione, che io stesso ho ricevuto da te. È una grande responsabilità, non mi sento degno, ma lo farò con serenità perché sei tu a guidarmi. Con questa preghiera affido me e tutte le persone che incontrerò a te, perché voglio appartenerti totalmente.

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Solo così a fine giornata – interamente donata rispondendo alla vocazione di lodare, riverire e servire te, nostro Signore – posso riposare tranquillo perché stanco ma in pace.

Marco Ruggiero

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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