Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 7 Ottobre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 10,25-37

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Lโ€™incarnazione di Gesรน รจ lโ€™esito dellโ€™incontro tra silenzio e voce. Il dialogo tra Maria e lโ€™angelo puรฒ essere rivissuto facendo affiorare la parola da un tempo di raccoglimento, di preghiera silenziosa.

Allโ€™inizio posso essere turbato, spaventato dal non senso che si prova di fronte al vuoto. Poi, lentamente, il respiro si fa piรน lento e anche il pulsare del petto, forse allโ€™unisono con uno stesso ritmo che rassicura. Un non temere prende corpo, lo posso riconoscere, nominareโ€ฆ e mi salva.

Lโ€™altro passo รจ dare ragione a questo sentire nominato, inserirlo nella storia e avvolgerlo di Spirito, quello che riempie gli interstizi di tutta la creazione.

E lโ€™incarnazione si compirร  nel mio eccomi, presa di coscienza di ciรฒ che ho fatto dei miei turbamenti e coraggio di vivere anche fuori dal silenzio.

Oggi questa parola vuole comunicare il senso della festa della Madonna del Rosario, unโ€™icona di Maria che prega. Come dire che allโ€™inizio della preghiera cristiana cโ€™รจ questo silenzio fecondo di Maria, un ventre pieno per aver saputo affrontare la paura di certi vuoti.

Giuseppe Amalfa SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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