Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 6 Novembre 2023

✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 23,1-12

Gesù non sa far di conto. Quel che esce deve rientrare: nella partita doppia della vita, della cassa di casa e in quella invisibile e ancor più importante degli investimenti relazionali e sociali, l’obiettivo è il pareggio dei conti, il criterio è l’equilibrio. Tutti lo sanno!

Che strana allora appare questa immagine, di un banchetto in sicura perdita, di una festa senza “rete di protezione”. In casa entrano estranei, poveri e zoppi, lo scarto e e l’improduttivo della società.
Che paradossalità proporre questa situazione come ideale!

Eppure in questo cortocircuito il Signore indica una sicura via di beatitudine, di felicità, che introduce nella logica del Vangelo, qualificata dall’eccedenza, dal folle e santo sciupio, dalla generosità, dall’offerta di sè, dalla libertà del cuore.

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È il goal della vita cristiana. La parola goal, che noi gridiamo esultanti sul campo, quando il pallone che abbiamo calciato si insacca nella rete oltre le braccia protese del portiere, in inglese significa “obiettivo”. Ecco, possiamo ancora gridare “goal”, quando apriamo il cuore e la mente alle Beatitudini, alla beatitudine del padrone di casa che apre le porte a malati e scartati, al desiderio di vita piena che cerca i suoi frutti nell’invisibile di un tempo che verrà, nell’invisibile dell’orizzonte.

Gesù ha dato forma alla sua vita usando i criteri della fiducia, della speranza e dell’amore, e ha mostrato una via di libertà interiore, di sapienza e di fortezza. Noi dove vogliamo volgere lo sguardo? Ce la sentiamo di lasciare spazio a quel che arriverà un giorno dall’orizzonte, dove cielo e terra si toccano? Siamo pronti a segnare “goal”?

Diego Mattei SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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