HomeVangelo del GiornoGesuiti - Commento al Vangelo del giorno, 19 Aprile 2024

Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 19 Aprile 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 6, 52-59

Gesù non si sottrae dalla discussione dei Giudei sulla forza dellʼespressione sulla sua carne da mangiare. È unʼespressione che indubbiamente scuote e provoca, tanto secondo il senso comune quanto secondo il senso religioso. Gesù invece insiste e lega con lʼespressione al mistero del suo essere figlio, del suo essere mandato dal Padre e alla Pasqua che lo attende.

Nella nostra vita non è così difficile assistere a persone che si lasciano mangiare dagli altri: si può pensare a una mamma con un bimbo piccolo, a un infermiere in un turno caotico, a una maestra con 25 bambini, a un impiegato allo sportello nellʼora di punta oppure a un cantante sul palco del suo concerto…

Ci sono anche casi in cui lasciarsi mangiare è farsi divorare da qualcosa che ci toglie vita: da una dipendenza, da unʼidolatria, da qualcuno che ci manipola…

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Nel darsi da mangiare di Gesù si distinguono però due caratteristiche che lo rendono speciale: prima di tutto in lui cʼè una scelta di offrirsi, è un donarsi deliberato e non  estorto. E questo perché la fonte di quellʼofferta non è lui stesso solo, non sono i bisogni degli altri, ma lʼamore del Padre.

Il suo offrirsi, il suo darsi da mangiare per gli altri è una porta verso il Padre, un modo per fare entrare chi lo vuole al banchetto della comunione con Dio, che è la vita eterna. E così il suo farsi mangiare può cambiare ogni giorno la nostra vita nel ritrovare lʼorigine da cui tutto viene e nel poterla leggere come una continua offerta per gli altri, per farci anche noi porta per il banchetto della comunione tra noi e con Dio.

Leonardo Angius SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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