Lโultima delle beatitudini, cosรฌ come lโultimo dei ยซguaiยป, forse ci possono dare una chiave di lettura: Gesรน proclama di fatto il suo ministero.
Beati, sรฌ, beati, tutti quelli che per la loro scelta di seguire il Signore si trovano a essere perseguitati, a vivere segregati, a vivere affamati o a versare lacrime per tutto ciรฒ che debbono vivere. E, purtroppo, guai invece per tutti coloro che vivono nella logica dellโautoaffermazione, del vivere per essere lodati e indicati come grandi, dimenticando che cosรฌ non si vive piรน nellโautenticitร .
Gesรน con queste proclamazioni non vuole male a nessuno, ma richiama in maniera forte e chiara qual รจ la logica del Regno: non il vivere per sรฉ stessi, ma per un progetto di vita che vede negli altri i fratelli con cui camminare insieme dietro a Lui. Altrimenti si finisce per non vivere veramente, ecco i ยซguaiยป, ecco il grido di chi crede di stare bene per sรฉ stesso, ma in realtร inizia a morire. E per contrasto il ยซbeatoยป, anche se perseguitato e affamato, invece ha giร iniziato a vivere il mondo rinnovato, dove ciascuno vive per lโaltro.
Proprio come lui, Gesรน, che morirร in croce โ forse la maledizione ultima che diventerร benedizione per lโintera umanitร . E allora il pianto di chi vedrร quellโuomo morto per amore รจ il pianto della beatitudine.
Lino Dan SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
